Zonaeuro

“No, Herr Draghi, in questo modo lei non risana l’euro, ma lo fa ammalare!”

Nuovo fuoco incrociato della stampa tedesca sul presidente della Bce all'indomani della delibera del direttivo di Francoforte sul nuovo piano di acquisto di titoli di debito degli Stati a rischio. "Ha superato la linea rossa, tollerando, anzi premiando il cattivo management. A trarne profitto saranno gli speculatori, ma a pagare è la grande maggioranza dei cittadini"

Cattivo management premiato, pagheranno i cittadini. La stampa tedesca non molla l’osso e all’indomani del via libera del direttivo della Bce al nuovo piano antispread, che ha avuto il solo voto contrario della Bundesbank, è tornata ad attaccare Mario Draghi accusandolo con la sua politica di acquisto dei titoli di Stato dei Paesi in difficoltà di spingere i cittadini tedeschi a salire sulle barricate.

In un durissimo fondo della progressista Sueddeutsche Zeitung, è scritto infatti che ieri l’Eurotower ha “superato la linea rossa, tollerando, anzi premiando il cattivo management. A trarne profitto saranno gli speculatori, ma a pagare è la grande maggioranza dei cittadini”.  Secondo il quotidiano bavarese, “è inammissibile che un’istituzione non legittimata democraticamente decida delle condizioni di vita in Europa, infischiandosi di ciò che pensano il Bundestag e l’Alta Corte di Karlsruhe. Quando i giudici e la legislazione non le piacciono, la Bce stampa moneta. Una cosa insopportabile”. Il giornale conclude la sua filippica lanciando un pesantissimo ammonimento, quando scrive che “anche Mario Draghi sa bene che l’euro non si può salvare contro la Germania, la più forte economia d’Europa. La Bce e gli altri salvatori a ogni costo dell’euro nell’interesse europeo non dovrebbero spingere i cittadini tedeschi a salire sulle barricate, poichè stanno quasi per farlo”.

Sul conservatore  Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz) ha preso la penna in mano il direttore Holger Steltzner che scrive che “i salvatori dell’euro chiedono da anni riforme di struttura, i beneficiari le promettono, ma non le fanno. Che farà la Bce se in Italia la tanto spesso promessa riforma della protezione dal licenziamento non si fa? Vende allora i bond italiani?”. La Faz aggiunge che “i capi di governo del Sudeuropa possono rallegrarsi, poichè possono continuare ad indebitarsi a tassi di interesse ridotti senza curarsi degli investitori. Siamo curiosi di vedere cosa dirà la Corte Costituzionale di Karlsruhe”. Il riferimento è al verdetto sulla costituzionalità del nuovo fondo salvastati atteso per il 12 settembre. 

La Bild, poi, scrive che con la sua decisone di ieri la Bce “getta fumo negli occhi e si muove decisamente sul binario sbagliato. Una giornata nera per l’euro e per tutti noi”. “Adesso a decidere come e a chi fornire aiuto non sono più i benefattori, ma i beneficiati”, sostiene il giornale, concludendo con un “no, Herr Draghi, in questo modo lei non risana l’euro, ma lo fa ammalare!”.  Mentre sotto il titolo “Draghi fa il lavoro sporco dei politici”, la Welt scrive che “i pericoli di questa politica sono giganteschi, poiché si tratta di una redistribuzione assolutamente non trasparente e non legittimata politicamente del benessere dal nord al sud. E’ una cosa antisociale e antidemocratica”.