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Grecia, Alba Dorata nega l’Olocausto: “Dubbi sullo sterminio degli ebrei”

Il leader del partito neonazista che ha conquistato 21 seggi in Parlamento, ha ribadito in una intervista: "Esistono molti libri che mettono in dubbio la cifra di 6 milioni di vittime". Hitler? "Grande personalità".  Michaloliakos è stato l'unico, insieme ai comunisti, a non essere stato mai consultato dal presidente della Repubblica in questi giorni

Il partito greco Chrysi Avghì (Alba Dorata) chiarisce ogni dubbio sulle sue simpatie neonaziste. Nikos Michaloliakos, il leader del partito entrato in parlamento con 21 seggi alle elezioni del 6 maggio scorso raccogliendo quasi il 7 per cento di preferenze, ha nuovamente negato l’esistenza delle camere a gas nei campi di concentramento nazisti.

Michaloliakos ha ribadito in una intervista televisiva a un’emittente privata: “Esistono molti libri che mettono in dubbio la cifra di sei milioni di ebrei sterminati dai nazisti. Hitler è stato una grande personalità storica del XX secolo”. 

Non è la prima volte che quello che viene definito “padrone” totale del partito definisce Hitler come “grande personalità della storia”. Nel 2010, dopo aver conquistato un seggio presso il consiglio comunale di Atene, aveva salutato l’assemblea con il saluto romano. Lo stesso Michaloliakos durante la campagna elettorale ha anche affermato di voler introdurre la pena di morte per chi spaccia droga e di voler abolire i sindacati. Peraltro non ha mai interrotto i suoi rapporti con il regime dei colonnelli che resse la Grecia, con metodi autoritari, tra il 1967 e il 1974.

Le dichiarazioni di Michaloliakos sono state duramente stigmatizzate dal presidente uscente del parlamento, Pantelis Kapsis, il quale ha affermato che le parole del leader di Alba Dorata “deformano la storia e costituiscono un brutale oltraggio alla memoria di milioni di vittime dell’Olocausto tra le quali decine di migliaia di ebrei greci”.

Intanto il partito di estrema destra, che secondo un autorevole settimanale greco avrebbe raccolto le simpatie di circa metà degli effettivi della polizia ellenica, non è stato mai ricevuto in questi giorni dal presidente della Repubblica Karolos Papoulias per risolvere l’empasse politico istituzionale che sta bloccando il Paese dopo le elezioni dei primi di maggio e porterà a nuove elezioni.