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Monza, l’ira del sindaco leghista sconfitto: “Sbagliato correre senza Pdl”

Nella provincia di residenza di Silvio Berlusconi è in testa il centrosinistra. Se la vedrà con il Pdl, che ha strappato il ballottaggio ai leghisti con cui ha governato negli ultimi cinque anni. Crollano del 13% i votanti: 59,82% contro il 73 del 2007

La Lega Nord ha perso la roccaforte di Monza con una sonora sconfitta: il sindaco uscente del Carroccio Marco Mariani si è assestato, stando ai dati di 49 sezioni scrutinate su 110, sull’11,5% (di cui solo il 6% appartiene alla Lega Nord contro l’8,7 di cinque anni fa e il resto è andato alla lista civica di sostegno). Troppo poco per guadagnare il ballottaggio e per riconfermare la fascia tricolore al sindaco balzato agli onori delle cronache per aver portato i discussi Ministeri in Villa Reale.

Le inchieste giudiziarie sulla Lega hanno pesato qui come in tutto il Nord Italia, facendo perdere terreno al Carroccio. «L’avevo detto che era un erorre non correre uniti con il Pdl e lo ribadisco, non si possono fare leggi che valgono per tutti, andavano guardate le situazioni locali se volevamo vincere», ha commentato piccato Mariani, che ne aveva per tutti e se l’è presa anche con i giornalisti che «sbattono il mostro in prima pagina».

VIDEO – LO SFOGO DEL SINDACO MARIANI: “SBAGLIATO CORRERE SENZA PDL”

Video di Alessandro Madron

Non è andata meglio, nella lotta fratricida che ha contrapposto gli azzurri agli ex alleati, al Pdl che ha perso ancora più punti percentuali. Cinque anni fa An a Monza prese il 7%, mentre Forza Italia il 29, oggi la coalizione si è fermata al 21%. Abbastanza per andare al ballottaggio, ma non per festeggiare nella terra del Cavaliere, da sempre feconda per gli azzurri.

Non è andata meglio nel resto della Brianza, dove si è segnato il trionfo delle liste civiche di centrosinistra, passate al primo turni nei paesi più piccoli ma anche in un Comune come Cesano Maderno dove il candidato democratico Gigi Ponti ha vinto con il 57%. A farla da padrone a Monza è stato l’astensionismo che – ha ribadito il leghista Mariani – «ha favorito soprattutto il centrosinistra, come successe a Milano con Giuliano Pisapia». A Monza ha votato solo il 59,82 degli aventi diritto contro il 73% delle ultime amministrative e il centrosinistra ha guadagnato il 38,23% delle preferenze, assicurando a Roberto Scanagatti del Pd il passaggio al secondo turno (più o meno con le stesse percentuali che prese cinque anni fa).

Adesso l’attesa è per una nuova alleanza tra Pdl e Lega, unica possibilità che resta agli ex alleati per riconquistare Monza. Un buon piazzamento intanto si è registrato anche per il Movimento cinque stelle con il 9,34%, per i centristi assestati su un oscillante 8% e per la lista civica più giovane d’Italia che sta sfiorando il 5%. E se tanti sono stati i delusi della politica, altrettanti i confusi. Per il momento sulla metà delle sezioni scrutinate ci sono quasi un migliaio di schede non valide di cui 700 quasi nulle. «L’idea è che molti abbiano sbagliato a votare, con 11 candidati sindaci, valuteremo se fare ricorso», ha annunciato il Pdl.