
Si chiamava Aurora Livoli, romana residente a Latina. Si era allontanata da casa spontaneamente due mesi fa. L'ultimo contatto con i familiari lo scorso 26 novembre. L'identità è stata scoperta dopo la diffusione dei frame dei filmati
È Aurora Livoli, 19enne nata a Roma e residente nella provincia di Latina, la giovane trovata morta lunedì mattina in via Paruta a Milano. La ragazza è stata identificata dai carabinieri grazie alla diffusione delle immagini estrapolate dalle telecamere di video sorveglianza. Si era allontanata da casa lo scorso 4 novembre, come denunciato dalla famiglia, […]
È Aurora Livoli, 19enne nata a Roma e residente nella provincia di Latina, la giovane trovata morta lunedì mattina in via Paruta a Milano. La ragazza è stata identificata dai carabinieri grazie alla diffusione delle immagini estrapolate dalle telecamere di video sorveglianza. Si era allontanata da casa lo scorso 4 novembre, come denunciato dalla famiglia, che aveva poi avuto un ultimo contatto telefonico con lei nella mattinata del 26 novembre, quando la giovane aveva riferito di stare bene e di non essere intenzionata a fare rientro, senza fornire alcuna indicazione su dove si trovasse.
Il corpo della giovane era stato ritrovato lunedì 29 dicembre, semisvestito e con segni sul collo, in un cortile di uno stabile alla periferia Nord di Milano. Dalle testimonianze raccolte dai carabinieri che indagano coordinati dal pm Antonio Pansa, nessuno degli abitanti della zona l’aveva riconosciuta. Così come senza esito erano risultate le ricerche nelle banche dati in uso alle forze dell’ordine e pure quelle nei centri di accoglienza e nelle comunità per persone in difficoltà di Milano e dintorni.
Per questo i carabinieri avevano diffuso due foto della giovane. Il video la riprendeva mentre entrava nel cortile dell’edificio in compagnia di un uomo e, successivamente l’uscita del solo uomo, non ancora identificato. Il pm Pansa ha aperto un fascicolo per omicidio. Ad un primo esame del medico legale, la vittima presentava segni sul collo e un ematoma su un’occhio. Per conoscere le cause del decesso servirà l’autopsia, che potrebbe essere effettuata domani, così come per stabilire se abbia subito degli abusi prima di morire.
A scoprire il corpo è stato il portiere dello stabile che non l’ha riconosciuta tra gli inquilini. Indossava un giubbotto senza niente sotto e i pantaloni della tuta leggermente abbassati. Il cadavere era vicino a un’aiuola, il seno coperto dalla giacca e le scarpe da tennis senza calze. Secondo i primi accertamenti la morte sarebbe avvenuta dopo le 22 di domenica, ma sarà solo l’esame autoptico a stabilire l’ora esatta e la natura dei segni.
“Sono stato avvisato poco fa, siamo tutti sotto choc. La nostra è una comunità di 6mila abitanti, ci conosciamo tutti – ha dichiarato all’Adnkronos Federico Carnevale, sindaco di Monte San Biagio – Conosco i genitori, sono una brava famiglia. È una notizia molto triste”.