Economia

Elon Musk vince il ricorso alla Corte suprema del Delawere: può incassare da Tesla il maxi compenso da 56 miliardi

Nel 2018 l'azienda approvò un piano di remunerazione per Musk. Provvedimento annullato da una sentenza scaturita dal ricorso di alcuni azionisti che adesso, però, è stata ribaltata

Elon Musk può sorridere: è pronto a incassare diversi miliardi di dollari dopo la vittoria del processo nella Corte Suprema del Delaware. È stata, infatti, ribaltata la decisione che lo privava di un maxi-premio. Nel 2018 Tesla aveva approvato un pacchetto che prevedeva per l’imprenditore la remunerazione – pluriennale – da 56 miliardi di dollari, […]

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Elon Musk può sorridere: è pronto a incassare diversi miliardi di dollari dopo la vittoria del processo nella Corte Suprema del Delaware. È stata, infatti, ribaltata la decisione che lo privava di un maxi-premio. Nel 2018 Tesla aveva approvato un pacchetto che prevedeva per l’imprenditore la remunerazione – pluriennale – da 56 miliardi di dollari, come incentivo per portare la casa automobilistica a nuovi livelli. Compenso gli era stato revocato nel 2024 dopo una causa intentata da un azionista Tesla, Richard Tornetta: aveva accusato il Cda definendolo “il più grande piano di remunerazione mai assegnato a un dirigente”. Ne era nato un contenzioso legale che aveva visto, in primo grado, l’annullamento della gratifica da parte del giudice Kathaleen McCormick. Il giudice aveva ritenuto che gli azionisti avessero ricevuto delle informazioni fuorvianti ed errate da parte del Cda prima dell’assemblea in cui fu approvato il piano.

La sentenza del 2024 aveva fatto infuriare Musk al punto da spingerlo a lasciare il Delaware e a trasferire la sede di Tesla in Texas. Adesso però quella decisione è stata ribaltata dalla Corte Suprema che ha così autorizzato la remunerazione. La sentenza dello scorso anno aveva comunque spinto il consiglio di amministrazione di Tesla a cercare freneticamente dei modi per accontentare il suo amministratore delegato, compreso un tentativo riuscito di persuadere gli azionisti della società a riaffermare il pacchetto retributivo, che al momento della seconda votazione, 18 mesi fa, era valutato 44,9 miliardi di dollari (38 miliardi di euro). Visto che Musk però continuava a manifestare il suo malcontento, Tesla ha alzato nuovamente la posta in gioco quest’anno, elaborando un altro pacchetto retributivo che potrebbe fruttargli 1.000 miliardi di dollari (853 miliardi di euro) se riuscirà a guidare la casa automobilistica lungo un percorso che nei prossimi dieci anni porterà il valore di mercato dell’azienda dagli attuali 1.600 miliardi di dollari a 8.500 miliardi. Gli azionisti hanno approvato il pacchetto retributivo il mese scorso, con grande soddisfazione di Musk. Gli avvocati di Tornetta, intanto, annunciano che “saranno valutati i prossimi passi”.