
Grazie a una sentenza del tribunale della Spezia, il ragazzo, nato con un corpo femminile, ottiene il riconoscimento come maschio, dopo un percorso psicoterapico e terapie ormonali. Si tratta del più giovane caso in Italia di transizione di genere conclusa
È stato riassegnato il sesso anagrafico a un adolescente di 13 anni residente in Liguria. La vicenda riguarda un ragazzo, nato con un corpo femminile che non corrispondeva alla sua identità di genere. La sua vicenda rappresenta un passo importante perché è la persona più giovane in Italia che ha concluso un percorso di transizione […]
È stato riassegnato il sesso anagrafico a un adolescente di 13 anni residente in Liguria. La vicenda riguarda un ragazzo, nato con un corpo femminile che non corrispondeva alla sua identità di genere. La sua vicenda rappresenta un passo importante perché è la persona più giovane in Italia che ha concluso un percorso di transizione da femminile a maschile.
La storia, riportata dal Resto del Carlino e dal Corriere della Sera, racconta come sia stata la sorella gemella a intuire per prima i cambiamenti, osservandolo crescere con tratti di mascolinità. Giorno dopo giorno, la famiglia ha riconosciuto in lui la propria identità: “E per la sorella, come è stato anche per la madre e poi per il padre, è stato naturale riconoscerlo proprio come lui stesso si è riconosciuto: un bambino” si legge sulle pagine del Resto del Carlino.
Il tribunale della Spezia ha accolto la richiesta dei genitori, assistiti dall’avvocato viareggino Stefano Genick, stabilendo la rettifica dell’atto di nascita. La decisione è stata presa tenendo conto “del percorso psicoterapico seguito con costanza, delle terapie ormonali praticate con successo e della matura gestione del disagio sociale conseguente al processo di cambiamento”.
Secondo il tribunale, l’adolescente ha maturato “una piena consapevolezza circa l’incongruenza tra il suo corpo e il vissuto d’identità come fino ad ora sperimentato”, rendendo possibile “concludere, altrettanto consapevolmente, un progetto volto a ristabilire irreversibilmente uno stato di armonia tra soma e psiche nella percezione della propria appartenenza sessuale”. Con questa sentenza, lo Stato riconosce formalmente il ragazzo come maschio, sancendo il completamento del suo percorso di transizione di genere e la tutela della sua identità personale.