
Pisa - L'altro rapinatore è riuscito a fuggire a piedi
Un tentativo di estorsione ai danni di un ragazzino ha portato a un inseguimento dei carabinieri che hanno sparato contro un’auto in fuga. È stata aiuto della madre, che ha fatto scattare l’intervento dei militari che hanno arrestato un 20enne. È tutto avvenuto in provincia di Pisa. La donna si è rivolta direttamente al comandante […]
Un tentativo di estorsione ai danni di un ragazzino ha portato a un inseguimento dei carabinieri che hanno sparato contro un’auto in fuga. È stata aiuto della madre, che ha fatto scattare l’intervento dei militari che hanno arrestato un 20enne. È tutto avvenuto in provincia di Pisa.
La donna si è rivolta direttamente al comandante della stazione dei carabinieri di Buti, in provincia di Pisa, per segnalare che il figlio minorenne era appena stato vittima della rapina del telefono cellulare. Al ragazzo sarebbe stato sottratto lo smartphone e, per riaverlo, gli sarebbe stato chiesto di consegnare mille euro. Il pagamento sarebbe dovuto avvenire durante un appuntamento fissato con due giovani più grandi di lui.
Raccolta la denuncia, i militari hanno immediatamente avviato gli accertamenti e si sono spostati a Bientina, dove hanno individuato due persone che stavano accerchiando il minorenne. A quel punto i carabinieri si sono qualificati, ma i due giovani sono fuggiti: uno si è allontanato a piedi riuscendo a far perdere le proprie tracce, l’altro, un 20enne di nazionalità albanese, è salito in auto e si è dato alla fuga.
Durante la partenza, il giovane alla guida ha investito uno dei carabinieri e si è allontanato a forte velocità. È iniziato così un inseguimento che si è protratto per diversi chilometri, da Bientina fino a Montopoli Valdarno. Nel corso della fuga, un militare ha esploso cinque colpi di pistola contro l’autovettura a scopo intimidatorio: due proiettili hanno colpito il 20enne a una spalla.
Nonostante la ferita, il giovane ha continuato a guidare per alcuni chilometri prima di fermarsi a Montopoli Valdarno, dove ha chiesto soccorso. Trasportato in ospedale, è stato ricoverato al San Giuseppe di Empoli, dove si trova piantonato e in stato di arresto. Le sue condizioni non sono considerate gravi.
Il carabiniere investito è stato invece medicato al pronto soccorso di Pontedera e ha riportato ferite giudicate guaribili in cinque giorni. Il 20enne arrestato deve rispondere delle accuse di rapina, tentata estorsione, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.