
"Atto legato alla mia storica attività di ambientalista e alle battaglie sociali e di impegno per il mio quartiere" ha dichiarato l'attivista
Danneggiamenti ai danni dell’auto di Maurizio Marrese, responsabile del WWF nella provincia di Foggia. Al suo veicolo, parcheggiato vicino a casa nel comparto Biccari di Foggia, sono stati rotti i finestrini e lanciate pietre contro il parabrezza. Posizionato anche una pietra di tufo sul cofano della vettura e un vaso sul tettuccio. Marrese è attivo […]
Danneggiamenti ai danni dell’auto di Maurizio Marrese, responsabile del WWF nella provincia di Foggia. Al suo veicolo, parcheggiato vicino a casa nel comparto Biccari di Foggia, sono stati rotti i finestrini e lanciate pietre contro il parabrezza. Posizionato anche una pietra di tufo sul cofano della vettura e un vaso sul tettuccio. Marrese è attivo da tempo e conosciuto per le sue lotte contro – tra le varie – l’abusivismo edilizio, il bracconaggio e le presunte irregolarità negli appalti riguardanti la raccolta rifiuti.
L’attivista ha rilasciato una dichiarazione all’Ansa in cui fornisce dettagli ulteriori riguardo quella che sembra essere un’intimidazione: “Tutto è accaduto intorno all’una di notte. Chi ha agito ha posizionato anche un vaso utilizzato per le piante sul tetto dell’auto”. Delle telecamere si vedono quattro uomini, incappucciati, fuggire. Per Marrese l’atto è legato “alla mia storica attività di ambientalista, ma non solo. Anche alle battaglie sociali e di impegno per il mio quartiere”.
Per l’uomo non è il primo episodio simile subito, l’ultimo caso è avvenuto il 5 dicembre scorso, poco più di due settimane fa. In una nota, l’avvocatessa Innocenza Starace di Europa Verde fa sapere che era già stata fatta una richiesta di maggior controllo dell’abitazione di Marrese, ma nonostante ciò “un gruppo di delinquenti continua a distruggerne le proprietà”. Starace denuncia quella che viene definita “finalità intimidatoria” e chiude rilanciando la richiesta di protezione a carico dell’uomo. ” Non si può vivere nel timore di essere aggrediti da parte di delinquenti se si scende dalla propria casa” si legge, in chiusura.