Tik Tok, accordo dopo i ricatti di Trump: ceduta la parte americana. Chi c’è nella nuova società
A settembre il presidente Usa aveva minacciato di bannare la piattaforma a gennaio se la proprietà cinese non avesse trovato un accordo per cedere la parte americana
Dopo anni di pressioni, è stato raggiunto l’accordo di vendita della parte statunitense di Tik Tok. La società cinese che possiede la piattaforma social, ByteDance, cederà una parte della sua attività a una joint venture controllata da investitori americani. Si tratta di un passaggio molto importante perché cambia gli equilibri di mercato, e che pone […]
Dopo anni di pressioni, è stato raggiunto l’accordo di vendita della parte statunitense di Tik Tok. La società cinese che possiede la piattaforma social, ByteDance, cederà una parte della sua attività a una joint venture controllata da investitori americani. Si tratta di un passaggio molto importante perché cambia gli equilibri di mercato, e che pone fine ai ricatti di Washington a Pechino: nell’agosto del 2020, il presidente Donald Trump aveva minacciato di vietare l’app negli Usa per via delle preoccupazioni relative alla sicurezza nazionale.
A settembre, Trump ha di fatto costretto i proprietari cinesi a trovare un accordo per evitare il ban di Tik Tok negli Usa. La natura geopolitica dell’accordo emerge anche nella composizione del consiglio di amministrazione della nuova società: ByteDance avrà un solo posto nella maggioranza composta da soci americani.
Chi c’è nella joint venture? Il colosso del cloud computing Oracle, che monitorerà l’algoritmo di raccomandazione di Tik Tok, il gruppo finanziario Silver Lake e l’emiratina Mgx avranno il 15% a testa, mentre il resto delle quote americane sarà controllato da partner degli investitori di ByteDance, che invece parteciperà con il 19%.
La nuova società, TikTok USDS Joint Venture LLC, ha una valutazione iniziale stimata di 14 miliardi di dollari, ma soprattutto un pubblico di oltre 170 milioni di utenti. Rispetto alla piattaforma, non è ancora chiaro se l’algoritmo sia stato trasferito, concesso in licenza o sia ancora sotto il pieno controllo della proprietà cinese.