
Aveva 95 anni. Nel 1991 fu l'unico giornalista a rimanere a Baghdad nei giorni dell'attacco Usa, trasmettendo un resoconto in diretta dalla sua stanza d'albergo
È morto a 91 anni Peter Arnett, tra i più noti reporter di guerra, vincitore nel 1966 del Premio Pulitzer per le sue coperture della guerra in Vietnam per l’agenzia di stampa internazionale Associated Press. Ad annunciare il decesso, causato da un cancro alla prostata, è stato il figlio Andrew. Nato il 13 novembre 1934 […]
È morto a 91 anni Peter Arnett, tra i più noti reporter di guerra, vincitore nel 1966 del Premio Pulitzer per le sue coperture della guerra in Vietnam per l’agenzia di stampa internazionale Associated Press. Ad annunciare il decesso, causato da un cancro alla prostata, è stato il figlio Andrew. Nato il 13 novembre 1934 a Riverton, in Nuova Zelanda, Arnett divenne celebre nel 1991, seguendo per la Cnn gli aggiornamenti dall’Iraq durante la prima guerra del Golfo: il giornalista rimase a Baghdad mentre quasi tutti i colleghi occidentali avevano lasciato la capitale nei giorni precedenti all’attacco guidato dagli Stati Uniti. Quando i missili iniziarono a cadere, trasmise un resoconto in diretta dalla sua stanza d’albergo. Durante la sua permanenza in Iraq ottenne interviste esclusive e controverse con l’allora presidente Saddam Hussein e con Osama bin Laden, il leader dei terroristi islamici di Al Qaeda.
All’Associated Press, Arnett aveva lavorato per un breve periodo come corrispondente dall’Indonesia, prima di venire espulso dal governo di Giacarta per i suoi resoconti sull’economia del Paese in rovina. Arrivò quindi in Vietnam, restandoci fino alla caduta di Saigon nelle mani dei ribelli nordvietnamiti nel 1975. Negli ultimi giorni di guerra ricevette l’ordine dall’Ap di iniziare a distruggere i documenti dell’ufficio: lui disobbedì li spedì invece al proprio appartamento a New York, convinto che un giorno avrebbero avuto un valore storico. Ora si trovano negli archivi dell’agenzia. Arnett rimase all’Ap fino al 1981, quando approdò alla neonata Cnn.