
L'ex tennista replica alla proposta del segretario della Cgil: torna la polemica sulla residenza a Montecarlo del campione altoatesino
La residenza a Montecarlo di Jannik Sinner continua a diventare ciclicamente un argomento di discussione. Nonostante sia una prassi di quasi tutti i migliori tennisti al mondo, compresi ad esempio Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini, le polemiche non mancano mai. L’ultima è partita dalla dichiarazioni di Maurizio Landini a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, mercoledì scorso: tra il serio e il faceto, il leader della Cgil aveva invitato Sinner ad aderire alla sua proposta di patrimoniale all’1.3%. Ora è arrivata la replica di Paolo Bertolucci, stuzzicato sull’argomento proprio dai conduttori di Un Giorno da Pecora.
“Ognuno dovrebbe pensare di più ai fatti propri, ciascuno gestisce la sua vita come preferisce rispettando le leggi“, ha detto Bertolucci commentando la richiesta di Landini indirizzata a Sinner. Poi l’ex tennista e commentatore tv, vincitore della Coppa Davis 1976, ha provato a spegnere una volta per tutte la polemica sulla residenza: “Hai la possibilità di andare a Montecarlo? Se lo vuoi fare, fai bene a farlo“, ha concluso Bertolucci.
“Sinner? Mi piace, è molto bravo. Come tecnica però mi piacciono più Musetti, col suo rovescio, o Alcaraz: entrambi tecnicamente sono più divertenti. Ma la velocità, la concentrazione e la forza che ha Sinner lo rendono unico“, aveva detto una settimana fa il segretario generale della Cgil, e appassionato tennista, Maurizio Landini. Se passasse la sua proposta di patrimoniale all’1.3% – lo aveva poi stuzzicato il conduttore Giorgio Lauro – anche Sinner ci rientrerebbe: “Credo che abbia la residenza a Montecarlo ma assolutamente sì sui guadagni che ha in Italia. D’altra parte se ho dieci milioni di euro e ne pago sessantamila di tasse, resto comunque ricco. Se uno ha tutti questi soldi rimane ricco, ma così dà anche un contributo al Paese e lo fa funzionare meglio, questo potrebbe essere anche un elemento di cittadinanza“, la risposta di Landini. Che aveva concluso con una battuta: “Gli basta vincere qualche torneo e ci rientra con gli interessi“.