
Il presidente della Federazione russa ha parlato durante una riunione allargata del Consiglio del ministero della Difesa: gli europei, ha detto, sono "maialini" al seguito di Biden
Dinanzi agli alti ufficiali del ministero della Difesa, Vladimir Putin lancia nuovi messaggi all’Occidente in attesa delle proposte elaborate da Usa, Kiev e leader europei sul cessate il fuoco in Ucraina. “Le nostre truppe stanno avanzando con sicurezza e annientano il nemico, i suoi gruppi e le sue riserve, comprese le cosiddette unità d’élite“, ha […]
Dinanzi agli alti ufficiali del ministero della Difesa, Vladimir Putin lancia nuovi messaggi all’Occidente in attesa delle proposte elaborate da Usa, Kiev e leader europei sul cessate il fuoco in Ucraina. “Le nostre truppe stanno avanzando con sicurezza e annientano il nemico, i suoi gruppi e le sue riserve, comprese le cosiddette unità d’élite“, ha detto il presidente della Federazione russa, secondo cui le forze di Mosca anche annientando “unità addestrate nei centri militari occidentali e dotate di moderne tecnologie e armi straniere”.
“Gli obiettivi dell’operazione militare speciale saranno sicuramente raggiunti – ha proseguito Putin parlando durante la riunione allargata del Consiglio del ministero della Difesa -. Preferiremmo farlo e affrontare le cause profonde del conflitto attraverso la diplomazia, ma se il Paese avversario e i suoi sostenitori stranieri si rifiutano di avviare discussioni sostanziali, la Russia otterrà la liberazione dei suoi territori storici con mezzi militari”. Il 2025, durante il quale oltre trecento insediamenti sono stati “liberati”, rappresenta una “pietra miliare per il raggiungimento degli obiettivi dell’operazione militare speciale”, ha proseguito Putin. “L’esercito russo ha vinto e mantiene saldamente l’iniziativa strategica lungo tutta la linea del fronte”.
Nel discorso Putin ha voluto affrontare anche le motivazioni della cosiddetta “operazione militare speciale” dal punto di vista di Mosca: “Inizialmente, abbiamo cercato di risolvere il conflitto con mezzi pacifici, attraverso negoziati a Minsk“, ma “poi siamo stati costretti a includere una componente militare perché ci siamo resi conto che ci stavano ingannando“. “Questo inganno è stato smascherato. Senza alcun imbarazzo, alti funzionari hanno dichiarato pubblicamente di non avere intenzione di attuare nulla, ma di essersi semplicemente presi una pausa per dotare le Forze Armate ucraine di armi ed equipaggiamento”, ha aggiunto Putin, ricordando le “rivelazioni” dell’ex presidente francese François Hollande e dell’ex cancelliera tedesca Angela Merkel, che agirono come garanti degli accordi di Minsk.
La Russia si prepara a continuare l’offensiva in Ucraina anche “nel prossimo anno”, ha detto il ministro della Difesa Andrei Belousov durante la riunione. “Il compito chiave per il prossimo anno è mantenere e aumentare i ritmi dell’offensiva raggiunti”, ha affermato Belousov, citato dall’agenzia Interfax. “Entro la fine dell’anno – ha annunciato lo stesso Putin- sarà schierato un sistema missilistico a medio raggio con il missile ipersonico Oreshnik. Il suo primo impiego in combattimento è avvenuto lo scorso novembre”. “L’alto livello di addestramento delle nostre unità e formazioni, la loro capacità di affrontare le missioni più complesse, è confermato durante le esercitazioni regolari, comprese quelle che coinvolgono i nostri alleati e partner stranieri, con i quali condividiamo l’esperienza acquisita durante l’operazione militare speciale”, ha aggiunto.
La Russia, ha proseguito Putin, resta pronta “a negoziare e a risolvere pacificamente tutti i problemi sorti negli ultimi anni”. Disponibilità che lo “zar” non vede nella controparte: “I Paesi della Nato stanno attivamente potenziando e modernizzando le loro forze offensive, creando e schierando nuovi tipi di armi, anche nello spazio” e “in Europa si sta facendo il lavaggio del cervello alla popolazione con paure di uno scontro inevitabile con la Russia, dicendo che è necessario prepararsi a una guerra su vasta scala”. I leader occidentali, e in particolare quelli europei, stanno “aumentando il livello di isteria, guidati da interessi politici personali o di gruppo immediati, e non dagli interessi dei loro cittadini”. “L’ho già detto più volte: si tratta di una menzogna, di una sciocchezza su una presunta minaccia russa ai paesi europei, ma lo stanno facendo in modo del tutto deliberato”, ha affermato il leader del Cremlino.
In questo contesto, Putin apprezza il lavoro di normalizzazione dei rapporti in corso con gli Stati Uniti. La Russia “accoglie con favore i progressi compiuti nel nostro dialogo con la nuova amministrazione americana” guidata da Donald Trump. Questa mattina l’agenzia Bloomber ha riferito che gli Stati Uniti stanno “preparando un nuovo ciclo di sanzioni contro il settore energetico russo”, nel tentativo di esercitare maggiore pressione sul Cremlino. Una decisione che “danneggerebbe la causa di stabilire relazioni”, ha commentato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Il leader del Cremlino ha quindi sottolineato che la Russia sostiene la cooperazione con i Paesi europei e la formazione di un sistema di sicurezza unificato in tutta la regione eurasiatica, ma la maggior parte dei paesi europei, a differenza degli Stati Uniti, non è impegnata nel dialogo. “La Russia spera in un dialogo con l’Europa – ha aggiunto lo “zar” -, ma è improbabile che ciò avvenga con le attuali élite politiche”. Elite che il leader russo paragona e “porcellini” che si sono uniti alla politica della precedente amministrazione americana di Joe Biden nella convinzione “che in un breve periodo di tempo avrebbero distrutto e fatto crollare la Russia”.