
Trionfò al Roland Garros nel 1959 (poi rivinto nel 1960) ed è l'unico azzurro a essere stato inserito nella Hall of Hame
È morto Nicola Pietrangeli, il primo italiano della storia del tennis a vincere uno slam. Pietrangeli vinse il Roland Garros per due volte consecutive: nel 1959 e nel 1960. Aveva 92 anni e a dicembre 2024 era stato ricoverato per un intervento a un’anca dopo una caduta. L’ex tennista è ancora oggi l’unico tennista italiano inserito nella Hall of Fame del tennis mondiale, oltre a essere il primatista mondiale di tutti i tempi in Coppa Davis per partite giocate (164), incontri vinti in singolare (78-32) e in doppio (42-12). Competizione che ha poi vinto da capitano nel 1976, la prima della storia dell’Italia.
Ha trionfato due volte al Roland Garros, nel 1959 e 1960, anni in cui ha raggiunto la posizione numero tre del ranking mondiale. Ha vinto due volte agli Internazionali d’Italia e vinto complessivamente 48 titoli, ai quali si aggiungono la medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo di Napoli nel 1963 – dopo aver battuto lo spagnolo Manuel Santana – e quella di bronzo nel doppio insieme a Sirola. “Se mi fossi allenato di più – ha detto in passato -, avrei vinto di più ma mi sarei divertito di meno”.
I due trionfi al Roland Garros restano la pagina più prestigiosa della sua storia. Primo italiano a vincere uno Slam, Pietrangeli ha celebrato il primo trionfo parigino il 30 maggio 1959, contro il sudafricano Ian Vermaak. Poi il 28 maggio 1960 Pietrangeli ha vinto il suo secondo titolo consecutivo al Roland Garros, battendo in finale questa volta il cileno Luis Ayala.
Nato a Tunisi l’11 settembre 1933, da padre italiano e da madre di origine russa, Nicola Pietrangeli si trasferì presto a Roma. Nel corso della sua carriera, oltre ai due già citati Roland Garros, ha conquistato ben 48 tornei: tra le sue vittorie più prestigiose oltre agli slam ci sono due volte gli Internazionali d’Italia, nel 1957 e nel 1961, e tre volte il torneo di Montecarlo, nel 1961, nel 1967 e nel 1968. Per tre anni ha raggiunto il suo best ranking da numero 3 del mondo, in una classifica ai tempi ancora stilata dai giornalisti. Ottimo singolarista, ma anche gran doppista insieme a Orlando Sirola, amico e collega con cui ha vinto il Roland Garros nel 1959.