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A Gaza 70mila morti da inizio guerra. Le ultime vittime dell’Idf: due fratellini che “raccoglievano legna da ardere”

Secondo l'Idf sono stati eliminati "due sospetti che hanno oltrepassato la linea Gialla". Dall'avvio del cessate il fuoco, il 10 ottobre scorso, sono morti oltre 350 palestinesi

Si chiamavano Fadi e Goma Abu Assi. Sono due fratellini di 8 e 11 anni (1o e 12 secondo altre fonti) le ultime vittime degli attacchi a Gaza. Nonostante il cessate il fuoco, infatti, dal 10 ottobre sono stati uccisi 354 palestinesi. Oltre 70mila quelli morti in due anni di conflitto, secondo gli ultimi dati forniti dalle autorità legate ad Hamas.

Il piano di pace di Donald Trump non riesce ancora a progredire verso la fase successiva. Anche per questo migliaia di persone sono scese in piazza a Roma, all’indomani dello sciopero generale, “contro l’economia di guerra e per la Palestina libera”.

I due fratellini, Fadi e Goma, sono stati colpiti a est di Khan Yunis da un drone israeliano mentre “raccoglievano legna da ardere” affinché il papà, bloccato su una sedia a rotelle da gravi ferite alle gambe, “potesse accendere un fuoco” in un territorio reso ancor più inospitale e umido dalle piogge dei giorni scorsi.

Secondo l’Idf, le forze di difesa israeliane, sono stati eliminati “due sospetti” che avevano “oltrepassato la Linea Gialla”, che delimita l’area della Striscia sotto il controllo israeliano. Per i militari, Fadi e Goma, si sono avvicinati pericolosamente alle truppe che operano nel sud dell’enclave e stavano conducendo “attività sospette sul terreno”. Per questo l’aviazione è entrata in azione “rimuovendo la minaccia imminente”.

Durante il funerale lo zio dei bambini, Mohamed Abu Assi, ha parlato alla Reuters: “Sono bambini… cosa hanno fatto? Non avevano missili o bombe, sono andati a raccogliere legna per il padre perché potesse accendere un fuoco”. “Mi aiutavano, erano loro a sostenermi, a fare la spesa. Sono andati incontro al loro destino”, ha spiegato la giovane mamma, in un drammatico video diffuso dall’agenzia palestinese Wafa, mentre il padre tiene sulle ginocchia i due figli avvolti in sacchi bianchi, implorando “Dio di concedergli la pazienza e la forza”.

Il progetto di Trump, non solo di un cessate il fuoco, ma anche di dispiegare a Gaza a “inizio 2026” una Forza internazionale di stabilizzazione composta da circa 2000 uomini, stenta a decollare. Mancano ancora due corpi di ostaggi da restituire a Israele che, nel frattempo, continua a colpire, anche i civili inermi come Fadi e Goma. L’obiettivo del presidente statunitense è quello di disarmare Hamas e favorire il ritiro dell’Idf sempre più a est, ma, stando a Washington Post, anche Paesi inizialmente disponibili a inviare le proprie truppe, come Indonesia e Azerbaigian, si stanno tirando indietro nel timore di dover combattere contro i palestinesi.

Nel frattempo resta caldo anche il fronte della Cisgiordania. Le forze israeliane sono sotto accusa anche per un episodio emerso da un video diffuso dal canale egiziano Al Ghad: nelle immagini si vedono due palestinesi disarmati uccisi a distanza ravvicinata da tre agenti della polizia israeliana a Jenin, in Cisgiordania. Gli agenti hanno dichiarato di aver agito per autodifesa ma intanto le autorità israeliane hanno avviato una indagine.