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Trump riduce i dazi sulla Cina dopo l’incontro con Xi. Sbloccato l’accordo sulle terre rare

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello della Cina Xi Jinping si sono parlati per circa 90 minuti a Gyeongju, in Corea del Sud, e dovrebbero firmare l'intesa "molto presto"

Trump riduce i dazi sulla Cina. Dopo l’incontro con Xi, definito dallo stesso presidente Usa un “successo“, le prospettive sulla guerra commerciale in corso tra i due paesi sembrano più rosee. Il colloquio, tra i più attesi dell’anno, ha portato a un accordo anche sui controlli alle esportazioni di terre rare. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello della Cina Xi Jinping si sono parlati per circa 90 minuti a Gyeongju, in Corea del Sud, e dovrebbero firmare l’intesa “molto presto“. “Sarà un accordo per un anno ma lo estenderemo”, ha specificato il Tycoon. I dazi sui prodotti cinesi scenderanno dall’attuale 57% al 47% e quelli sulle sostanze chimiche utilizzate nella produzione di Fentanyl dal 20% al 10%.

Secondo quanto precisato dal rappresentante al Commercio americano, “per alcuni prodotti” i dazi potrebbero restare “fino al 100%, ma in generale, saranno del 45-47%”. “Tutte le questioni su questo tema sono state risolte e questo vale per il mondo, questa era una situazione mondiale, non solo per l’America. Non ci sono più ostacoli da parte della Cina”, ha detto Trump, parlando con i giornalisti a bordo dell’Air Force one che lo stato riportando negli Stati Uniti a conclusione di un viaggio di cinque giorni in Asia. Il ministero del Commercio cinese ha affermato che Pechino sospenderà per un anno le speciali tasse portuali destinate alle navi statunitensi. “Su una scala da 1 a 10, l’incontro con Xi è andato bene 12“, ha sottolineato il presidente statunitense.

L’intesa con il leader cinese riguarda “quasi tutto“, si è spinto ancora a dire il presidente americano, secondo cui gli Stati Uniti hanno deciso di ridurre con effetto immediato i dazi su tutti i beni cinesi imposti per ‘punire’ Pechino per il traffico di fentanyl, mentre la Cina ha accettato di comprare “enormi quantità di soia e altri prodotti agricoli”. Quindi il presidente americano, sostenendo che nel corso dell’incontro non si è parlato di Taiwan, ha annunciato che “ad aprile” si recherà in visita in Cina e che Xi andrà negli Stati Uniti “un po’ di tempo dopo”, a Washington o a Palm Beach. Trump ha inoltre riferito che con Xi hanno concordato di “lavorare insieme” sull’Ucraina: “Siamo d’accordo che le parti sono impegnate in combattimenti e che a volte bisogna lasciarle combattere, immagino. Ma lavoreremo insieme sull’Ucraina”.

Un’intesa confermata anche da Xi. “Cina e Stati Uniti possono lavorare insieme per realizzare progetti più grandi e concreti per il bene dei nostri due Paesi e del mondo intero”, ha affermato il presidente cinese, secondo l’agenzia di stampa statale Xinhua. “I team economici e commerciali hanno avuto colloqui approfonditi su importanti questioni economiche e commerciali e hanno trovato un accordo sulla loro risoluzione”, ha sottolineato Xi. “I due team dovranno perfezionare e finalizzare il lavoro di follow-up il prima possibile, mantenere e attuare il consenso e fornire risultati tangibili per tranquillizzare gli animi sulle economie della Cina, degli Stati Uniti e del mondo”, ha aggiunto. Per l’interesse di entrambi: “Cina e Stati Uniti dovrebbero concentrarsi sui benefici a lungo termine che derivano dalla cooperazione piuttosto che cadere nel circolo vizioso delle ritorsioni”. Perché, ha specificato Xi, “non sempre siamo d’accordo. Ma è normale che le due principali economie mondiali abbiano di tanto in tanto degli attriti“.