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Parigi, 5 nuovi arresti per il furto dei gioielli al museo Louvre

L'esecuzione dei provvedimenti cautelari ieri sera a Parigi. La procuratrice: "Uno di loro era tra gli obiettivi, lo avevamo nel mirino". Ora è in attesa dell'interrogatorio da parte degli inquirenti

Dieci giorni dopo lo spettacolare furto di otto gioielli della corona francese, al museo Louvre di Parigi, 5 persone sono state arrestate ieri sera dalla polizia, intorno alle 20 nel 16mo arrondissement della capitale. Tra i fermati, c’è uno dei maggiori sospettati: sarebbe il terzo nella mani degli inquirenti. L’ipotesi investigativa è che a compiere il colpo, il 19 ottobre, siano stati in quattro, travestiti da operai.

I nuovi arresti, in attesa degli interrogatori

Il sospettato è attualmente in custodia cautelare in attesa di essere interrogato dagli inquirenti. “Era uno degli obiettivi degli inquirenti, lo avevamo nel mirino”, ha precisato la procuratrice Laure Beccuau. Le altre quattro persone arrestate “potrebbero essere in grado di fornirci informazioni sullo svolgimento dei fatti”, ha aggiunto la toga. Ma della refurtiva ancora non c’è traccia. Ieri l’Interpol e la polizia tedesca hanno ufficialmente diffuso le immagini dei gioielli rubati, invocando l’aiuto delle persone per recuperare gli otto oggetti dal valore stimato di 88 milioni di euro, trafugati dalla Galleria d’Apollon. I preziosi sono stati aggiunti al database sulle opere d’arte rubate dell’Interpol, che contiene circa 57mila oggetti.

La caccia al quarto ladro

Proseguono le indagini della polizia francese per rintracciare il quarto ladro a piede libero. Il 25 ottobre due sospettati sono stati identificati e arrestati all’aeroporto parigino di Roissy-Charles de Gaulle. Uno stava per fuggire in Algeria, l’altro era diretto in Mali. Secondo le ipotesi, sarebbero componenti della squadra di quattro persone entrate in azione intorno alle 9 e 30 del mattino di domenica scorsa. Si tratta di due pregiudicati, di 34 e 39 anni, ladri esperti già noti alla polizia. Il loro profilo è quello di esecutori di colpi su commissione.