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Vigilanza Rai, dopo mesi di stallo arriva l’ok all’audizione di Ranucci e Corsini. Pd e M5s: “Segnale forte. Ristabilita la democrazia”

Il conduttore di Report, insieme al direttore dell’Approfondimento Rai, sarà ascoltato il 5 novembre: "Felice se servirà per far riprendere il funzionamento della commissione"

Sigfrido Ranucci e Paolo Corsini saranno auditi dalla Commissione di Vigilanza Rai. Il via libera è arrivato da parte dell’ufficio di presidenza, dove erano presenti i capigruppo di entrambi gli schieramenti, con un voto unanime.

Il sì della maggioranza alla richiesta dell’opposizione è in linea con l’analoga decisione presa dalla Commissione Antimafia, che aveva già approvato l’audizione di Ranucci, e consente la ripresa, almeno in questo caso, dei lavori della bicamerale, fermi da più di un anno a causa dello stallo seguito alla mancata elezione del presidente della Rai.

“Sono contento del via libera all’unanimità, se la mia presenza servirà per far riprendere il funzionamento della Vigilanza Rai sono felice”, ha commentato Ranucci. “Non so quanto servirà a migliorare le condizioni di lavoro – prosegue – ma se serve a far funzionare di nuovo la Vigilanza ne sono felice”.

Il conduttore di Report e il direttore degli Approfondimenti di viale Mazzini parleranno davanti ai commissari mercoledì 5 novembre alle 20. “Sarò davvero felice di accogliere Ranucci, dopo il terribile attentato che ha coinvolto lui e la sua famiglia”, ha detto la presidente della commissione Barbara Floridia (M5s).

“La sua presenza, così come quella del direttore Corsini, che ringrazio per la disponibilità a intervenire, rappresenterà un momento importante di ascolto e di confronto all’interno della sede più giusta”, ha aggiunto parlando di un “importante segnale politico di vicinanza e di attenzione” dopo quanto accaduto.

“Siamo soddisfatti di aver condotto la maggioranza verso un atto di responsabilità”, hanno detto gli esponenti dei Cinque Stelle in commissione. “Sarà un’occasione per capire, per confrontarci e per ribadire che la libertà d’informazione e il servizio pubblico non si piegano alla paura. Ma è anche un segnale forte e necessario per dire che la Vigilanza svolge una funzione importante che deve tornare a svolgere con continuità”, hanno aggiunti i commissari pentastellati.

“Era necessario e doveroso ascoltarlo per ristabilire insieme delle regole democratiche nel rispetto non solo del giornalista colpito, ma di tutta la libertà dell’informazione e della nostra democrazia”, ha sottolineato Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione, chiedendo che “la maggioranza tuteli la nostra libertà di stampa e la nostra democrazia insieme alle opposizioni, lo dice la Costituzione”.