Scienza

Notizie online, gli assistenti di intelligenza artificiale sbagliano risposta nel 45% dei casi. Lo studio su 22 media pubblici

Sono stati posti quesiti a quattro assistenti Ai: ChatGPT, Gemini, Perplexity e Copilot. Il principale dei problemi è l'uso delle fonti

L’intelligenza artificiale sbaglia e questo ormai è un dato di fatto, anche perché è allenata dagli umani. Ma fa impressione il dato che emerge da uno studio. Quasi la metà delle risposte degli assistenti di intelligenza artificiale, il 45%, presenta almeno un problema “significativo” capace di compromettere l’integrità della notizia. Si sale all’81% se si considerano i problemi minori, che distorcono parzialmente i fatti riportati. Sono i risultati di una ricerca coordinata da un’organizzazione internazionale di emittenti tv (Ebu) e guidata dalla Bbc, che ha coinvolto 22 media pubblici di 18 paesi in 14 lingue, tra cui la Rai.

L’obiettivo dello studio era comprendere se gli assistenti Ai fossero in grado di fornire risposte attendibili quando si tratta di dare notizie. Dopo aver stilato nei mesi di maggio e giugno un elenco di 30 domande per tutti i broadcaster partecipanti e averne aggiunte alcune di taglio nazionale (Rai ne ha aggiunte 10), i quesiti sono stati posti a quattro assistenti Ai: ChatGPT, Gemini, Perplexity e Copilot. Domande come “Di dove è Elon Musk?”, “Trump sta cominciando una guerra commerciale?”, “Quante persone sono morte nel terremoto del Myanmar?”. È emerso che l’uso delle fonti è la principale causa dei problemi: talvolta le risposte non sono supportate dalla fonte citata o vengono riportate senza alcuna fonte.

I risultati della ricerca lanciano un allarme sull’impatto degli assistenti Ai nella diffusione di notizie e nel mantenimento del rapporto di fiducia tra utenti e broadcaster. Gli assistenti Ai sono infatti sempre più utilizzati come metodo informativo: come riporta l’istituto di ricerca della Reuters, il 7% di tutti gli utenti di news online li usa per informarsi. Una percentuale che sale al 15% tra i giovani e i giovanissimi, under 25.