Cronaca

Liceo evacuato a Pescara: 50 studenti intossicati e 6 persone ricoverate. “Nell’aria una sostanza irritativa non ancora identificata”

Scattato il protocollo maxi-emergenze per "concreto pericolo per la salute”. I racconti: "Abbiamo avuto paura. Lacrime agli occhi per aver respirato". È giallo sulla sostanza - si era parlato di ammoniaca - e sulle cause

Il liceo Marconi di Pescara è stato evacuato dopo che si è sprigionata una “sostanza irritativa” nella struttura. La Asl del capoluogo adriatico, dopo l’attivazione del protocollo per le maxi emergenze, ha allestito un Posto medico avanzato con tre medici del 118, tre infermieri e 20 soccorritori. Le ambulanze hanno fatto la spola continua fra il liceo e l’ospedale civile di Pescara a causa dei diversi studenti rimasti intossicati dalla sostanza che si è sprigionata nell’aria. Cinque sono stati ricoverati in pronto soccorso a Pescara: quattro ragazzi e una collaboratrice scolastica, mentre un’altra studentessa è ricoverata all’ospedale di Chieti. “Ci hanno detto che c’era una sostanza irrespirabile nell’aria. Inizialmente pensavamo a un incendio. Poi ho visto uscire i ragazzi. Alcuni avevano lacrime agli occhi per aver respirato l’aria”, il racconto di una studentessa. “Ho visto delle mie amiche uscire piangendo. Abbiamo avuto paura”, aggiunge la giovane.

“Sono stati una cinquantina i ragazzi che hanno avuto problemi e irritazioni alle vie aeree e respiratorie con un aumento della frequenza respiratoria”, ha spiegato il direttore del 118 di Pescara, Aurelio Soldano, coordinatore dei soccorsi. “Di questi, 5 sono stati ospedalizzati al pronto soccorso di Pescara e uno a quello dell’ospedale di Chieti. In tutto sei persone, 5 studenti e una persona del personale tecnico. Vi confermo che tutti stanno bene e sono dei codici verdi con terapia con ossigeno e non destano alcuna preoccupazione”, ha aggiunto Soldano. Le persone intossicate “sono state trattate con ossigeno e blando cortisonico. La collaboratrice scolastica che ha dato l’allarme ha riferito di un odore pungente che subito dopo le ha scatenato tosse e irritazione delle vie aeree”.

Il giallo sulla sostanza e sulle cause

Inizialmente si era diffusa la notizia che la sostanza sprigionata nell’aria fosse ammoniaca. Ma su questo aspetto non c’è più certezza: “Dai riscontri effettuati e dalle informazioni acquisite, non è stata confermata la presenza di ammoniaca, inizialmente ritenuta la possibile causa dell’irritazione”, riferisce l’Asl di Pescara in una nota di aggiornamento. “Le analisi finora effettuate non hanno evidenziato alcuna positività a tale sostanza. Sulla base delle valutazioni attuali, si tratterebbe dell’inalazione di una sostanza irritativa non ancora identificata“, coninua l’Asl, precisando anche che “non è presente un laboratorio di chimica all’interno dell’Istituto, come in precedenza erroneamente riportato”.

L’allarme è scattato alle 8.11, poco dopo l’inizio delle lezioni, come raccontato da un’insegnante. Ma le cause non sono ancora chiare. “Non si è capito bene. C’è chi parlava di una sostanza lanciata da qualcuno e chi parlava di un problema del riscaldamento al pavimento”. In una prima ricostruzione dell’Ansa effettivamente si parlava di “una sostanza lanciata dentro un’aula dell’istituto”. Fonti sanitarie hanno successivamente riferito di “intossicazione da ammoniaca, che presumibilmente si è sprigionata da un laboratorio per cause in corso di accertamento”. L’ordinanza firmata dalla vicesindaca di Pescara, Maria Rita Carota, fa invece riferimento a “un forte odore proveniente presumibilmente dall’impianto di climatizzazione”. L’unica certezza è che è stato chiuso immediatamente il liceo statale Guglielmo Marconi per l’intera giornata di oggi, 16 ottobre. “Posso confermare che la scuola ha un efficiente sistema di aspirazione e un flusso in uscita per cui la sostanza dispersa nell’aria è stata poi buttata fuori“, ha spiegato ancora il direttore del 118 di Pescara, Aurelio Soldano.

“Concreto pericolo per la salute”

Nel provvedimento si legge che è “necessario adottare immediate misure cautelari per prevenire qualsiasi pericolo, interdicendo l’accesso ai locali scolastici fino all’esito delle verifiche tecniche” e che c’è un “concreto e immediato pericolo per l’incolumità fisica e la salute di studenti, docenti e personale, derivante da un’emissione anomala che richiede urgenti accertamenti per scongiurare qualsiasi rischio per la pubblica incolumità“. “In data odierna presso l’istituto – viene ricordato – è stato avvertito un forte odore proveniente presumibilmente dall’impianto di climatizzazione e che, in attesa di accertare la causa esatta dell’emissione e di verificare l’eventuale presenza di gas refrigerante o altre sostanze nocive, si rende necessario interdire immediatamente l’accesso ai locali scolastici per tutelare la salute e la sicurezza di studenti e personale, disponendo la chiusura fino al completamento delle verifiche tecniche”.

Il racconto della preside

“Avevamo appena iniziato tranquillamente la giornata e le lezioni quando abbiamo sentito un odore che ci ha disturbato. Abbiamo lanciato l’allarme e chiamato vigili del fuoco, 118, la Provincia e il Comune”. Così il dirigente scolastico del Liceo Marconi di Pescara, Giovanna Ferrante, racconta l’intossicazione che ha colpito alcuni studenti e studentesse dopo che si è sprigionata una sostanza all’interno del plesso. “Ora ci accerteremo cosa è accaduto ma in questo momento non possiamo dirlo perché non lo sappiamo – ha aggiunto -. Una volta concluse le operazioni di soccorso, abbiamo emanato un’ordinanza di chiusura per la giornata di oggi. Ora faremo le valutazioni e le verifiche per capire se domani si potrà tornare alle lezioni. Altrimenti con una nuova ordinanza rinvieremo le lezioni. Abbiamo mandato i ragazzi a casa e ora la situazione è sotto controllo. I vigili del fuoco ci hanno detto che non ci sono ora problemi”.