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Scambio di ostaggi: detenuti palestinesi liberati da Israele arrivati a Ramallah in Cisgiordania. Marea umana ad attenderli

Tel Aviv ha rilasciato 1.966 prigionieri: fuori dall'elenco Marwan Barghouti. 1.718 diretti a Khan Younis: alcuni pullman arrivati all'ospedale Nasser acclamati dai gazawi. Tensioni in Cisgiordania.

È il giorno della scambio degli ostaggi, dopo l’accordo sulla prima fase del cessate il fuoco a Gaza. Pullman con a bordo i prigionieri palestinesi sono arrivati già a Ramallah in Cisgiordania, accolti da una folla enorme. Mentre autobus diretti a Gaza sono arrivati a Khan Younis: i detenuti liberati sono stati ricoverati al Nasser Hospital, nel sud della Striscia per l’assistenza medica.

Liberi quasi 2 mila detenuti – 1.966 prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane sono stati rilasciati in virtù degli accordi stabiliti a Sharm El Sheik, in Egitto. 1.718 sono detenuti di Gaza arrestati dopo il 7 ottobre, inclusi 15 minori. Circa 250 i condannati all’ergastolo per terrorismo: un centinaio di prigionieri è stato liberato dalla prigione di Ofer in Cisgiordania; altri 154, secondo l’ufficio dei detenuti palestinesi, sono stati espulsi e portati in Egitto. Itamar Ben Givr – ministro dell’estrema destra rappresentante dei coloni – aveva chiesto al premier Benjamin Netanyahu di annullare la scarcerazione. Inizialmente Israele aveva accettato la liberazione solo dopo il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani. Invece la liberazione dei prigionieri palestinesi è avvenuta prima che Hamas consegnasse le salme dei 28 ostaggi deceduti. Mentre nella mattinata sono stati rilasciati da Hamas i 20 ostaggi ancora in vita.

L’arrivo dei prigionieri – A Ramallah, in Cisgiordania, sono arrivati pullman carichi di detenuti palestinesi. Come a Gaza: il primo dei 38 autobus con i prigionieri palestinesi rilasciati da Tel Aviv è entrato nella Striscia. A Ramallah una folla enorme sta accogliendo i prigionieri. una marea umana è accalcata attorno ai bus dal quale ad uno ad uno stanno scendendo gli ex detenuti.

Tensioni in Cisgiordania – Secondo l’agenzia palestinese Wafa, ieri militari dell’Idf hanno preso di mira le famiglie di almeno 8 detenuti, “perquisendo e saccheggiando” le loro case. Sarebbe stato arrestato il fratello di uno dei detenuti. Segnalati raid a Hebron e Deir Samet nelle abitazioni di tre ergastolani. La tensione dunque è alta. Media palestinesi riferivano di assalti da parte di una decina di coloni soltanto nelle ultime 24 ore, con alberi dati a fuoco e pozzi d’acqua sotto il controllo israeliano.

Prima dell’inizio delle operazioni di rilascio, Hamas aveva pubblicato un elenco di oltre 1900 prigionieri palestinesi da liberare e una prima lista di venti ostaggi israeliani, ancora in vita, che a sua volta rilascerà. E’ previsto che il Comitato Internazionale della Croce Rossa supervisioni lo scambio di ostaggi.

Gli altri detenuti – Fino a ieri Hamas ha ribadito la richiesta ad Israele di rilasciare sette prigionieri che ricoprivano ruoli rilevanti, tra cui l’ex guida di Fatah, Marwan Barghouti, e il leader del Fronte popolare di liberazione, Ahmad Saadat.

I 2mila liberati sono solo una parte dei detenuti palestinesi: in tutto sono 6mila gli arrestati dall’ottobre 2023 e, come rivelato da un’inchiesta del Guardian, solo un quarto di loro è stato identificato come combattente o legato ad Hamas. Nelle carceri di Israele “ci sono operatori sanitari, insegnanti, dipendenti pubblici, operatori dei media, scrittori, malati, disabili e bambini”. Sono tantissimi, dunque, a non rientrare al momento nell’accordo di pace. Non verranno rilasciati, ad esempio, i due medici Hussam Abu Safiya e Marwan Al Hams. Entrambi dirigenti di ospedali a Gaza, sono accusati dalle autorità israeliane di essere affiliati ad Hamas. Non ci sono però prove del loro legame con il movimento islamista secondo numerose organizzazioni non governative che ne chiedono la liberazione.