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Meloni si complimenta con Trump per l’intesa su Gaza: “Orgogliosi del nostro contributo”. Tajani: “Abbiamo imprese esperte per la ricostruzione”

La premier sottolinea l'aiuto "costante e silenzioso" dato dal suo governo al piano del tycoon. Il ministro degli Esteri: "Siamo disponibili a impegnarci anche a livello militare". Schlein: "Sollievo per la tregua ma il cammino per la pace è ancora lungo". Conte: "L'esecutivo si finge protagonista"

Il governo italiano festeggia l’annuncio di Donald Trump sull’intesa raggiunta in Egitto tra Hamas e Israele. Restano ancora molti dettagli da definire sulla tregua a Gaza. Soprattutto per quanto riguarda le conseguenze reali sulla popolazione palestinese. Ma la notizia del raggiungimento di un primo accordo è l’occasione per l’esecutivo di festeggiare l’operazione diplomatica in Medio Oriente della Casa Bianca, nonché dei suoi alleati, compresa l’Italia. “L’intesa raggiunta per l’applicazione della prima fase del piano di pace del presidente Trump è una straordinaria notizia”, ha dichiarato Giorgia Meloni, che dopo aver ringraziato il tycoon, si dice “orgogliosa del costante e silenzioso contributo” dato dall’Italia. Il nostro Paese, sottolinea inoltre la presidente del Consiglio, è pronto a contribuire alla ricostruzione. Concetto ribadito e ampliato dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani: “Abbiamo tante imprese con esperienza di aeree devastate”. E anche “a livello militare siamo disponibili a dare un contributo”.

La premier è un fiume di dichiarazioni al Tg1. “L’Italia continuerà a sostenere gli sforzi dei mediatori ed è pronta a contribuire alla stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo di Gaza – ha detto -. Questo accordo e il più ampio percorso tracciato dal Piano Trump costituiscono un’opportunità unica per porre fine a questo conflitto che deve assolutamente essere colta. Hamas non deve avere alcun ruolo, e l’Autorità nazionale palestinese ha bisogno di un percorso di riforma, e la comunità internazionale, particolarmente i Paesi arabi, devono giocare un ruolo per garantire transitoriamente un governo”. Meloni sottolinea anche che sarà necessario il “monitoraggio e l’impegno della comunità internazionale“. “In questo senso, anche l’Italia è pronta a fare la sua parte. Si dice “commossa” la presidente del Consiglio, dopo aver visto “le immagini della popolazione di Gaza che festeggiava quello che sta accadendo e penso che lo dobbiamo festeggiare tutti”. “Dobbiamo essere orgogliosi anche del contributo silenzioso ma costante che l’Italia ha dato in tutta questa fase”.

Sul futuro ruolo del nostro Paese, è pronto a impegnarsi anche Tajani: “L’Italia, che ha sempre sostenuto il piano statunitense, è pronta a fare la sua parte per consolidare il cessate il fuoco, per fare arrivare nuovi aiuti umanitari. Bisognerà lavorare tanto sulla ricostruzione. Abbiamo tante imprese e ci sono già tante esperienze di aeree devastate. A livello militare siamo disponibili a dare un contributo”. Anche il vicepremier ringrazia Trump: “Dal Medio Oriente arrivano ottime notizie: la pace è vicina. L’Italia, che ha sempre sostenuto il piano statunitense. Siamo pronti a fare arrivare nuovi aiuti umanitari. Abbiamo ancora da accogliere bambini palestinesi e ci sono corridoi universitari che stiamo sviluppando. In 350 arriveranno nelle prossime settimane”. E riguardo il premio Nobel per la pace a Trump: “Sembrava una boutade qualche mese fa, però se raggiunge l’obiettivo di pace, certamente un titolo di merito ci sta assolutamente. Si può essere più o meno d’accordo con Trump e ci può stare o meno simpatico, ma, devo dire la verità, i risultati li sta raggiungendo”, ha dichiarato Tajani a Rtl 102.5.

Dalle file dell’opposizione, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, accoglie “con sollievo l’accordo sulla tregua”: “Il cammino della pace sarà ancora lungo, ma oggi è un passo decisivo, con il cessate il fuoco permanente, il rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas e il ritiro dell’esercito israeliano, per cui vanno ringraziati gli sforzi diplomatici di Stati Uniti, Qatar, Egitto e Turchia. L’Europa recuperi un ruolo nella ricostruzione di Gaza e nell’assicurare ogni supporto alla popolazione palestinese martoriata, a partire dal pieno accesso di tutti gli aiuti necessari. Ora serve che tutti rispettino l’accordo e che si prosegua con tutti gli altri passi indispensabili per garantire la soluzione politica dei due popoli e due Stati, con il riconoscimento dello Stato di Palestina e la fine dell’occupazione illegale in Cisgiordania, unica via per una pace giusta e duratura in Medio Oriente”.

Per il leader del M5s, Giuseppe Conte, “il governo si finge protagonista ma è stato in silenzio, complice di fronte a un genocidio”. “Vedo un particolare attivismo dell’esecutivo nell’intestarsi un processo di pace del quale si fingono promotori e protagonisti – ha dichiarato Conte -. Come cittadino italiano non posso cancellare la vergogna che mi ha fatto provare il governo nello scegliere un silenzio complice di fronte a un genocidio, mantenendo attivo perfino l’accordo di cooperazione militare. Se c’è chi ha un merito di questo processo di pace, oltre al presidente Trump, sono i milioni di cittadini che in tutto il mondo hanno mostrato la loro indignazione e hanno avuto il coraggio di dissociarsi da un governo criminale che ha scritto pagine di storia che non verranno cancellate”.