Calcio

Fiorentina avanti con Pioli, ma per quanto ancora? La situazione comincia a far paura

La società ufficiosamente conferma la fiducia al tecnico, ma la classifica avverte: la Viola è a un passo dalla zona retrocessione e non ha mai vinto. Il calendario invece dice che sarà decisiva la sfida contro il Milan

La classifica recita 17esimo posto, sei partite, tre punti. Questa Fiorentina non sta decollando, la posizione di Stefano Pioli scricchiola. E forse è naturale che sia così. Anche perché la squadra sta faticando a trovare la sua dimensione, soprattutto a fronte di un mercato importante sia sul fronte arrivi, sia su quello delle conferme. Kean, naturalmente, su tutti. L’attaccante contro la Roma si è sbloccato con una grandissima rete, ma il suo avvio di campionato è un po’ lo specchio di questa squadra che sta faticando a trovare non solo i risultati, ma anche il gioco. E il fatto che i tre punti siano arrivati da tre pareggi, senza nemmeno una vittoria, è lì a dimostrarlo.

Pioli, da allenatore esperto qual è, sa benissimo che la svolta deve arrivare. Anche perché è vero che si sono giocate solo sei partite, ma la posizione in classifica comincia a far paura ed è ben lontana rispetto alle ambizioni europee di inizio stagione. Contro la Roma è arrivata l’ennesima delusione, nonostante il buon inizio e il gol di Kean di cui sopra. Il pareggio di Soulé poco dopo il vantaggio ha confermato tutta la fragilità della rosa (8 gol subiti, solo 4 segnati: Mandragora è il capocannoniere a quota 2). Più mentale, che difensiva: le occasioni sono a poco a poco venute meno e il ribaltone da parte della Roma (prima forza del campionato e in ottimo stato di forma) si è consumato in pochissimo tempo.

“Il problema non è il mio futuro, ma i risultati che la squadra deve ottenere”, ha detto in maniera stringata l’allenatore. Il cui ritorno a Firenze è al momento tutt’altro che felice. La dirigenza, da parte sua, continua a dire anche off the records come la sua panchina al momento non sia oggetto di discussione. Ma i risultati e il gioco indicano una strada diversa. E quella strada, per ora, porta a Milano, contro quel Milan, il ‘suo’ Milan, che per Pioli potrebbe essere fatale. Dopo la sosta, la squadra dovrà dare una risposta concreta. Serviranno idee, prestazioni e gol. E punti. Quelli per uscire subito da una zona salvezza che sulla carta sembra proprio non appartenere alla Fiorentina. Ma che è una brutta realtà.