
L’ennesima inconcludente serata di Champions League dei bianconeri: tra errori in attacco e vuoti difensivi. Sono 11 i gol subiti nelle ultime 5 partite, ma il tecnico vede il bicchiere mezzo pieno
La rovesciata di Gatti e il lampo di Conceição illudono. Nella stessa partita David sbaglia clamorosamente a porta vuota e il Villarreal pareggia all’ultimo minuto con il più classico dei gol dell’ex. L’ennesima inconcludente serata di Champions League della Juventus viene perfettamente riassunta dal numero 4 bianconero nell’immediato postpartita: “Sono i*******o nero stasera. Abbiamo buttato via la partita e perso due punti che possono pesare in classifica”. Tudor vede il bicchiere mezzo pieno: “Dispiace perché avevamo la partita in mano, si è spinto molto nel secondo tempo. Ci teniamo questo punto qua e andiamo avanti”. Ed elogia la sua linea difensiva (colpevole di entrambi i gol subiti): “Secondo me, i tre difensori stanno facendo meglio di tutti: tengono la baracca in tutte le partite”. Ma il dato parla chiaro e inizia ad essere preoccupante: la sua squadra non sa più vincere. Il 2-2 dell’Estadio de la Cerámica è il quarto pareggio consecutivo (dopo l’illusorio e rocambolesco successo allo Stadium contro l’Inter). A questo si aggiungono 11 gol subiti nelle ultime 5 partite, di cui 6 nelle ultime due in Europa.
Subisce, ribalta e poi non trova la forza e gli interpreti per chiuderla. La Juventus vista a Vila-Real apre tanti dilemmi e mostra alcuni suoi lati poco rassicuranti. I bianconeri hanno dimostrato di essere una squadra incostante – tatticamente e caratterialmente – nei 90’. Si è passati da alti clamorosi (vedi la rimonta in pochi minuti) a bassi sconcertanti, come la mancata marcatura nel calcio d’angolo che ha portato al gol del pareggio di Renato Veiga. Una squadra in balìa degli eventi, instabile davanti alle prime difficoltà e discontinua nell’approccio. Non è solo una questione di risultato, perché il 2-2 è una conseguenza di diversi fattori: come David che non si sblocca, per esempio. O Koopmeiners che continua a collezionare prestazioni insufficienti in un centrocampo che da anni non riesce a trovare il giusto equilibrio e un vero protagonista.
Ci sono anche i cambi che hanno inciso. In positivo, ma soprattutto in negativo. L’ingresso di Conceição ha regalato freschezza e imprevidibilità (e anche il vantaggio). Adžić e Rugani hanno trasformato gli ultimi 30’ della Juventus in un blocco basso e fin troppo conservatore. Sostituzioni discutibili che non hanno obbligato i bianconeri ad accontentarsi di un 2-1, presto cancellato. E inevitabilmente concesso, vista la decisione di “non prenderlo, piuttosto che di farne un altro”.
C’è poi un altro dato che rende ancora più amara la serata spagnola e lampante la difficoltà della Juventus negli ultimi anni in Champions League. Nelle ultime 10 trasferte della competizione, infatti, i bianconeri hanno vinto una sola volta (contro il Lipsia, in rimonta). Delle restanti 9, sono arrivati 4 pareggi e 5 sconfitte. Una striscia significativa di risultati non brillanti che si è aperta proprio contro il Villarreal negli ottavi di finale del 2022. Come lo scorso anno, in casa Juventus è tornata la pareggite. La partenza sprint è già un lontano ricordo. E ora vincere, per passare la League Phase, diventa un obbligo e una necessità.