
Parlando di ritorno da Castel Gandolfo, il Pontefice si è espresso anche sulla missione della Flotilla: "Da tutte le parti stanno dicendo 'speriamo che non ci sia violenza, che siano rispettate le persone'"
Per Papa Leone nel piano Trump “ci sono elementi molto interessanti”: quella elaborata dalla Casa Bianca per Gaza, ha continuato il Pontefice, sembra una ”proposta realista. Importante ci sia il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. Spero Hamas accetti nel tempo stabilito”. Parlando a Castel Gandolfo prima di rientrare in Vaticano, ha poi commentato la missione della Flotilla: “È molto difficile, si nota il desiderio di rispondere ad una vera emergenza umanitaria. Da tutte le parti stanno dicendo ‘speriamo che non ci sia violenza, che siano rispettate le persone'”. Commentando poi le parole usate dal capo del Pentagono Pete Hegseth – che davanti ai vertici militari Usa ha illustrato la nuova strategia per il ribattezzato dipartimento della Guerra – ha detto: “Questa forma di parlare è preoccupante perché mostra un aumento di tensioni. Anche cambiare il ministero della Difesa in ministero della Guerra speriamo che sia solo un modo di parlare. Certo, è uno stile di governo che vuole mostrare la forza. Speriamo che non ci sia la guerra. Bisogna lavorare per la pace”. Rispondendo poi ad una giornalista americana su un caso riguardante alcune posizioni di politici Usa, ha dichiarato: “Uno che dice che è contro l’aborto ma è a favore della pena di morte non so se è pro vita, se sei contro l’aborto ma contro i diritti umani per i migranti non so se è pro vita. Sono problemi complessi, non so se qualcuno ha tutte le risposte ma chiedo rispetto gli uni per gli altri, e che cerchiamo insieme come esseri umani e come americani e come cattolici di capire questi problemi e capire la via per andare avanti”, ha aggiunto.