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‘Negazionista’ Lucia Goracci? Gasparri dovrebbe rispondere di fake news

Non pochi dei suoi bersagli sono poi stati colpiti o allontanati da una Rai che ha persino perso il primato negli ascolti

Il senatore Maurizio Gasparri ha accusato di essere “negazionisti” l’inviata del Tg3 Lucia Goracci, esempio di giornalismo rigoroso e professionale, e il presidente dell’ordine dei giornalisti Carlo Bartoli, persona di raro equilibrio. Non dimentichiamo che analoga accusa la destra aveva rivolto a Giorgio Zanchini, uno dei giornalisti più colti e sensibili del panorama nazionale e non solo Rai. Del resto il medesimo senatore aveva, negli anni, già attaccato e chiesto provvedimenti contro Enzo Biagi, Michele Santoro, Carlo Freccero, Marco Travaglio, Daniele Luttazzi, Fabio Fazio, Roberto Saviano, Antonio Scurati, Serena Borbone, Lilli Gruber, Corrado Formigli, Corrado Augias, Serena Bortone… sino arrivare a chiedere la chiusura di Report e la cacciata di Sigfrido Ranucci.

Non pochi dei suoi bersagli sono poi stati colpiti o allontanati da una Rai che ha persino perso il primato negli ascolti, conquistato dal principale rivale di proprietà di quella famiglia Berlusconi che tanto concorre alla sopravvivenza di Forza Italia. Alla faccia del conflitto di interessi.

Nel caso di Goracci e di Bartoli – ma non dimentichiamo gli attacchi ad Angela Caponetto, a Vittorio di Trapani, presidente della Federazione della stampa, Paolo Berizzi, ad Articolo 21 – Gasparri ha davvero passato ogni limite. Tutte, ma proprio tutte le organizzazioni dei giornalisti, nel mondo e in Europa, hanno denunciato il giornalisticidio in atto, premessa del genocidio. Il vero negazionista è Gasparri che finge di non sapere, che non ha mai aperto bocca neppure per fingere di solidarizzare. Contrastiamo da sempre la via disciplinare al giornalismo, ma il giornalista Gasparri dovrebbe rispondere di quell’antico reato, tanto caro ai fascisti, di diffusione di notizie false e tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico.

A proposito di negazionismo sarà sempre il caso ricordare che il padre fondatore di tanta parte della destra è stato un fervente sostenitore della difesa della razza, un accanito negazionista, un nemico della Repubblica antifascista: Giorgio Almirante.

Questi sono i veri negazionisti, oggi come ieri.