
Il 30 settembre per la Giornata Europea per chiedere una Moratoria sulla costruzione di nuovi impianti di incenerimento si svolgerà una Maratona di interventi da tutte le regioni
Il 30 settembre sarà la Giornata Europea per chiedere una Moratoria sulla costruzione di nuovi impianti di incenerimento. In Italia questa giornata avrà il suo “epicentro” a Capannori (LU) dove si svolgerà in presenza e online (l’iniziativa sarà trasmessa in streaming) una Maratona di interventi provenienti da tutte le vertenze che si stanno combattendo in Italia contro impianti di incenerimento e di trattamento termico di rifiuti.
La Maratona inizierà alle 17 per proseguire fino alle 20,30 con interventi da Roma dove la vertenza sta preparando l’ennesimo ricorso legale contro l’inceneritore Acea e multinazionali (che se dovesse essere realizzato i romani pagherebbero “a peso d’oro”, come ai tempi di Brenno) e dove Gualtieri che vuole fare presto (ma sono passati 4 anni e a Giubileo finito) è ben lungi dal porre la prima pietra. Addirittura è previsto un intervento alla Maratona da Piazza San Pietro (o da lì vicino).
Ma se Roma avrà la priorità sono previsti interventi anche dalla Sicilia dove si preparano due inceneritori (già premiato Schifani da Assoambiente che più o meno li costruirà. Lavori presidiati da quel campione di coerenza ambientalista Chicco Testa), dalla Puglia e dalla Toscana. A Peccioli – ad esempio – il sindaco Macelloni sta prendendo “premi a raffica” per aver svenduto un comune che si trova in una Valdera (che rappresenta il 2% del territorio regionale) e che riceve il 45% di tutti i rifiuti della regione, senza raccolta differenziata. Premio rinsaldato da alcuni articoli per me indecenti – con tutto rispetto per una giornalista che ho sempre rispettato – come quello firmato da Milena Gabanelli in cui si elogia Macelloni per aver trasformato in attrazione una discarica “vendendo” il futuro dell’ambiente locale in cambio di milioni di euro. Ora l’impianto sarà ampliato e verrà realizzato l’ossicombustore. E’ facile fare soldi con “quello di quegli altri”… intendo l’ambiente!
Alla Maratona ci saranno anche rappresentanti della Liguria, dove ancora non si è scelto come incenerire se con un impianto “classico” o con lo “Waste to methanol”, ossia bruciando plastiche miste e combustibile da rifiuti. Poi interventi dalla Lombardia che insieme all’Emilia Romagna sono “le regioni inceneritrici d’Italia”. Ma non mancheranno le Marche e l’Umbria, dove un assessore 5 stelle (uffah…) ha scoperto lo “Waste to methanol” intendendolo come “alternativo agli inceneritori” – tra l’altro questi impianti… ossicombustori… gassificatori per produrre metanolo chi l’ha mai visti su scala industriale?
Ovviamente, come consuetudine di Zero Waste Italy, che promuove la maratona insieme al Centro di Ricerca Rifiuti Zero di Capannori, non si limiterà a dire no e a chiedere di smettere questi impianti che producono CO2 e che cozzano frontalmente con l’economia circolare ma coglierà anche l’occasione per promuovere le buone pratiche RZ che anche grazie ad un reportage della TV pubblica tedesca DW stanno spopolando sui social di tutto il mondo, con circa 900mila di visualizzazioni relative all’esperienza vincente di Capannori.
E’ davvero triste nell’epoca della scarsità delle materie prime e dei “metalli critici” (proclamati dalla Ue) continuare a sentir parlare dell’anacronistico incenerimento dei rifiuti. Oggi, prima di tutto per l’economia (e dopo per l’ecologia), è necessario recuperare materiali preziosi da reinserire nei cicli produttivi. Chi vuol bruciare “è fuori dal tempo e di testa” e continua a perpetrare il “modello cancerogeno” del sistema lineare che uccide la natura, l’ambiente, sabota la salute e uccide la stessa economia in termini che le stesse multinazionali (vedi Apple) dicono di voler abbandonare se intesa nel senso di “economia di rapina ed usa e getta”.
Con la testa e con il cuore stai con noi e mettiti in sintonia con la Maratona.