
L'uomo fermato è Shuryn Dmytro, nato in Ucraina. Fondamentali per le indagini le testimonianze di conoscenti e vicini dell'indagato
Arrestato un 32enne a Spoleto, con l’accusa di aver ucciso Bala Sagor e di aver distrutto e occultato il cadavere. La vittima, 21enne, originario del Bangladesh, era stato ritrovato lunedì 22 settembre all’interno di un sacco nero vicino ad un giardino pubblico della città. La Procura della Repubblica di Spoleto ha disposto il fermo dell’indagato Shuryn Dmytro. La decisione è stata assunta dopo avere raccolto gravi indizi in merito al coinvolgimento dell’indagato nell’omicidio e nel successivo smembramento del cadavere.
Le indagini hanno fatto emergere informazioni decisive, soprattutto sono state le testimonianze fornite dai conoscenti della vittima e dai vicini dell’indagato a risultare fondamentali. Riscontri univoci inoltre sono emersi dall’esame dei filmati estrapolati dagli impianti di videosorveglianza presenti lungo le vie cittadine e nelle abitazioni private nei pressi del parco in cui è stata rinvenuta la salma e la bicicletta della vittima. Le indagini proseguono per giungere al rinvenimento delle altre parti del corpo della vittima occultate dall’indagato.
Non sarebbe ancora chiaro il movente dell’omicidio. Sin dal primo momento le indagini si erano indirizzate verso l’ucraino, con la perquisizione dell’abitazione dove viveva, della cantina e della sua auto. Sentito come indagato si era avvalso della facoltà di non rispondere. I due lavoravano entrambi nel mondo della ristorazione e fino a qualche mese fa, erano colleghi nello stesso locale.
Il fermo è stato eseguito dai carabinieri della compagnia di Spoleto e da quelli della Sezione di polizia giudiziaria della Procura. L’ucraino è ora rinchiuso nel carcere della città.