Giustizia

Chico Forti resta in carcere: respinta dal Tribunale di sorveglianza la sua richiesta di libertà condizionale

Uno dei suoi legali, l’avvocato Carlo Dalla Vedova, ha annunciato che contro il provvedimento valuteranno il ricorso in Cassazione

Niente libertà condizionale. Chico Forti resta in carcere. Secondo quanto appreso dall’Ansa il Tribunale di sorveglianza di Verona ha respinto la sua istanza. Uno dei suoi legali, l’avvocato Carlo Dalla Vedova, ha annunciato che contro il provvedimento valuteranno il ricorso in Cassazione. Il 66enne surfista e imprenditore trentino, era stato condannato nel 2000 all’ergastolo negli Stati Uniti per l’omicidio dell’imprenditore australiano Dale Pike e da un anno sta scontando la pena nel carcere di Montorio a Verona.

Nel maggio 2024 Forti è tornato in patria a bordo di un volo di Stato. Ad accoglierlo all’aeroporto era andata perfino la premier Giorgia Meloni che si era fatta fotografare assieme a lui, sorridente e compiaciuta. L’udienza si è svolta il 17 settembre e il giudice si era riservato una decisione. I legali del 66enne hanno sostenuto che ha già scontato una pena superiore a quella che gli sarebbe stata inflitta in Italia per l’omicidio volontario.

“Dopo 27 anni di carcere, ci speravamo”, ha commentato Gianni Forti, zio di Chico. Forti è detenuto nell’istituto di Montorio da sedici mesi e, secondo lo zio, “ha avuto una condotta irreprensibile. Secondo la legge italiana avrebbe diritto alla libertà condizionale”.