
L'aggressione omofoba a Bomporto, in provincia di Modena: prima sarebbero state insultate e poi una donna sarebbe stata colpita al volto con un pugno. Per la sindaca un fatto "intollerabile"
Una sagra, un bacio tra fidanzate e poi la violenza omofoba. Teatro dell’episodio, la festa del Lambrusco di Sorbara, nel comune modenese di Bomporto. Qui, sabato sera, alcune ragazze sono state vittime di un’aggressione omofoba e sessista da parte di un gruppo di persone adulte: sono state insultate dopo che due di loro si erano baciate e, altre, avevano espresso idee antifasciste. Una di loro è stata colpita con un pugno al volto. Il rapido intervento dei volontari della festa ha permesso di sedare rapidamente la lite, mentre successivamente sono intervenuti sul posto anche i carabinieri.
Domenica una delle vittime è salita sul palco del festival per lanciare un chiaro messaggio contro l’omofobia e ogni forma di discriminazione. Una decisione volta a sottolineare la lontananza della comunità di Bomporto dai gesti di violenza accaduti la sera prima.
La sindaca del comune di Bomporto, Tania Meschiari, è intervenuta con un post sui social, definendo quanto accaduto “un fatto grave e intollerabile, che non ci rappresenta e che condanniamo con fermezza” e ha ricordato che appena sette giorni prima, negli stessi luoghi, si era tenuta la Rainbow Bike: “Un’iniziativa nata per difendere i diritti, l’uguaglianza e per condannare con forza le discriminazioni. A Bomporto non c’è spazio per odio, violenza e discriminazione. Ci impegnamo quotidianamente per promuovere il rispetto, la libertà e l’inclusione”.