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Trump minaccia due giornalisti per le domande scomode: “Lei mi tratta con odio”. “Ti segnalerò al tuo premier”

Il presidente Usa si infuria con due reporter per domande sul giro di vite contro i discorsi d'odio e sui suoi guadagni durante il mandato

Le domande scomode non sono gradite a Donald Trump. E il presidente Usa maltratta e minaccia due giornalisti (un americano e un australiano) “colpevoli”, a suo avviso, di avergli rivolto delle domande ostili. È accaduto mentre Trump stava per partire la sua visita di stato in Gran Bretagna. Parlando con il corrispondente capo di Abc News da Washington, Jonathan Karl, il presidente si è infastidito dopo che il reporter gli ha chiesto dell’annunciato giro di vite dell’attorney general Pam Bondi contro i “discorsi d’odio“. “Molti dei suoi alleati dicono che i discorsi d’odio sono libertà di parola”, ha detto Karl, al che Trump ha risposto: “Probabilmente se la prenderebbe con persone come lei perché mi tratta così ingiustamente. È odio. Lei ha molto odio nel cuore“, ha replicato il presidente.

Poi è stato il turno di un giornalista australiano che gli aveva chiesto se fosse “appropriato” che il presidente si arricchisse durante il suo mandato. Il reporter dell’Australian Broadcasting Corporation, John Lyons, ha domandato al tycoon se un presidente in carica “dovrebbe essere impegnato in così tante attività commerciali“, in seguito alle notizie secondo cui Trump e la sua famiglia avrebbero guadagnato miliardi dal suo ritorno al potere. “Beh, in realtà – ha replicato – non lo sono. Sono i miei figli a gestire gli affari. Sono qui”, ha risposto Trump prima di chiedere a Lyons da dove venisse. “Secondo me, sta danneggiando molto l’Australia in questo momento, e loro (il governo australiano, ndr) vogliono andare d’accordo con me”. “Sapete che il vostro leader verrà a trovarmi molto presto. Gli parlerò di te. Hai dato un tono pessimo“, ha aggiunto il presidente riferendosi al primo ministro australiano, Anthony Albanese, che spera di organizzare un incontro di persona con Trump, probabilmente a margine dell’assemblea generale dell’Onu.

Trump ha poi intimato a Lyons di stare “zitto” mentre il presidente cercava di andare avanti e rispondere a un’altra domanda. Prima del vivace scambio di battute, il giornalista aveva chiesto direttamente quanto Trump fosse più ricco rispetto a quando era tornato alla Casa Bianca. “Beh, non conosco la maggior parte degli accordi che ho concluso, a parte quello che fanno i miei figli, che gestiscono la mia attività”, ha detto Trump. “Ma la maggior parte degli accordi che ho concluso sono stati conclusi in precedenza”, ha aggiunto. “Ho costruito edifici, come quello che sto costruendo qui”, ha proseguito Trump, prima di indicare un’area dove, a suo dire, sta progettando di costruire una sala da ballo alla Casa Bianca per una cifra stimata di 200 milioni di dollari.