
La proposta del board di amministrazione deve ancora essere approvata dagli investitori. Per la presidente Robyn Denholm "è fondamentale fidelizzare e incentivare Elon"
Se tutto dovesse andare bene e raggiungere tutti gli obiettivi imposti dal consiglio di amministrazione, Elon Musk potrebbe ricevere un bonus di mille miliardi di dollari. Il patron di Tesla e SpaceX, ormai da diversi anni al vertice della classifica dei più grandi paperoni del pianeta, non sembra ancora accontentarsi del proprio patrimonio, stimato in 374 miliardi di dollari – di poco superiore al Pil della repubblica Ceca (345 miliardi).
Come riporta il Financial Times, il consiglio di amministrazione di Tesla ha proposto un pacchetto retributivo e “di performance” per l’amministratore delegato. “Fidelizzare e incentivare Elon è fondamentale affinché Tesla diventi l’azienda più preziosa della storia”, ha dichiarato la presidente Robyn Denholm agli investitori. Il pacchetto è “studiato per allineare uno straordinario valore azionario con incentivi che favoriscano le migliori performance del nostro leader visionario”. Il piano, della durata di dieci anni e ancora soggetto all’approvazione degli azionisti, prevede l’assegnazione di azioni a Musk in base alla capitalizzazione di mercato della società automobilistica.
Sempre secondo il FT, Musk non riceverà alcuno stipendio o bonus, ma ritirerà le azioni a rate, sbloccate dall’aumento del valore di mercato di Tesla. Per averle, l’ex capo del Doge, dovrà aumentare enormemente gli utili e vendere altre 12 milioni di auto elettriche, gestire un milione di veicoli nella rete robotaxi e vendere altrettanti robot dotati di IA. La capitalizzazione della società dovrà aumentare, dagli attuali 1,09 trilioni di dollari, a 8,5 trilioni (il doppio del Pil tedesco) e aumentare gli utili rettificati di 24 volte raggiungendo i 400 miliardi di dollari.
Traguardi difficili da raggiungere anche alla luce dei recenti boicottaggi contro Tesla nati dopo le prese di posizione di Musk e il ruolo ricoperto all’inizio del 2° mandato Trump. Un danno all’immagine della società che tuttora continua a soffrirne le conseguenze. Le vendite nel 2025 sono state inferiori alle aspettative. Specialmente nel secondo trimestre di quest’anno: tra aprile e giugno si aggiravano intorno alle 384mila unità, mentre lo scorso anno erano state 443.956.