
Il composto a base di azelastina, molecola presente in diversi farmaci antistaminici, ha mostrato dati positivi
In Italia i casi di Covid restano stabili, ma in altri paesi come negli Usa con l’inizio dell’anno scolastico e con l’arrivo dei primi freddi i ricoveri per complicazioni sono raddoppiati rispetto ai due mesi precedenti: raggiungendo quasi 2 ospedalizzazioni ogni 100,000 infezioni. In questo grado arriva la notizia che l’applicazione regolare di uno spray nasale a base di azelastina, molecola presente in diversi farmaci antistaminici, può proteggere dal contagio con il virus del Covid.
Dati positivi arrivano da uno studio clinico che ha coinvolto 450 partecipanti: l’incidenza delle infezioni da Sars-CoV-2 è infatti risultata “significativamente più bassa” nel gruppo trattato con lo spray (227 persone) rispetto a quello che aveva ricevuto un placebo (223), per la precisione 2,2% nel gruppo spray e 6,7% nel gruppo placebo. I risultati del lavoro sono stati pubblicati su Jama Internal Medicine.
Il trial di fase 2 in doppio cieco controllato con placebo è stato condotto nel Saarland University Hospital, in Germania, da marzo 2023 a luglio 2024. Obiettivo: determinare l’efficacia e la sicurezza dello spray nasale di azelastina usato per la prevenzione delle infezioni da Sars-CoV-2. I partecipanti erano adulti sani arruolati nella popolazione generale, assegnati in modo casuale a ricevere o l’azelastina spray o un placebo 3 volte al giorno per 56 giorni. Il 66,4% erano donne, età media 33 anni.
Due volte a settimana era previsto il test antigenico rapido per Sars-CoV-2 ed eventuali risultati positivi venivano poi confermati con il test Pcr. I casi sintomatici negativi venivano sottoposti a test multiplo per più virus respiratori. Fra i dati emersi dallo studio, gli autori spiegano di aver osservato inoltre nei trattati con azelastina una riduzione del numero complessivo di infezioni sintomatiche confermate dal test Pcr, e una minore incidenza anche di infezioni da rhinovirus confermate (1,8% contro 6,3%). Gli eventi avversi erano comparabili tra i gruppi.
A oggi, osservano gli esperti, “esistono opzioni farmaceutiche limitate per la profilassi pre-esposizione al Covid-19, oltre alla vaccinazione. L’azelastina, spray nasale antistaminico utilizzato da decenni per trattare la rinite allergica, mostra un’attività antivirale in vitro contro i virus respiratori e in questo studio monocentrico, lo spray è stato associato a un rischio ridotto di infezioni respiratorie da Sars-CoV-2. I risultati supportano il potenziale dell’azelastina come approccio profilattico sicuro, che merita conferma in studi multicentrici più ampi”.
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