
È morto a 94 anni l’ex direttore del Tg4 Emilio Fede. Era da tempo ricoverato in una residenza sanitaria a Segrate, alle porte di Milano, e le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni. Secondo quanto si apprende i funerali si terranno giovedì presso la parrocchia Dio Padre di Segrate a Milano 2.
La sua carriera giornalistica era iniziata da giovane collaborando con Il Momento – Mattino di Roma e la Gazzetta del Popolo di Torino. Poi lascia la carta stampata per la tv iniziando a lavorare per la Rai. Dal 1976 condusse per 5 anni il Tg1, del quale fu anche direttore per due anni dal 1981. Negli anni ’80 venne coinvolto in un processo per gioco d’azzardo, finito poi con la sua assoluzione. Sarebbe questo uno dei motivi che provoca la fine del suo rapporto con la Rai nel 1987. Due anni dopo passa alla Fininvest di Silvio Berlusconi, prima come direttore di Videonews, poi di Studio Aperto. Nel 1992 inizia la lunga direzione del Tg4, terminata il 28 marzo 2012.
Con Silvio Berlusconi, oltre che la carriera professionale, ha condiviso anche alcune vicende giudiziarie. Nel gennaio 2011 fu indagato dalla procura per induzione e favoreggiamento della prostituzione, insieme con il fondatore di Forza Italia, sul “caso Ruby”. L’11 aprile del 2019 la Cassazione ha confermato, rendendola definitiva, la condanna a 4 anni e 7 mesi per Fede. A causa dell’età avanzata e delle sue condizioni di salute, venne stabilito che scontasse la pena ai domiciliari. Emilio Fede è stato anche sentito dalla Procura di Palermo. Ai pm che indagavano sulla trattativa Stato-mafia era infatti arrivata la registrazione di una conversazione dalla procura di Monza. Un file realizzato con il telefonino da Gaetano Ferri, personal trainer di Fede, che nel luglio del 2012 registra una conversazione con l’ex direttore del Tg4, all’insaputa di quest’ultimo. Una registrazione nella quale si sente Fede che spiega alcuni passaggi dei collegamenti tra Berlusconi, Dell’Utri e Cosa Nostra. Per questa ragione Fede venne interrogato da Antonino Di Matteo e Roberto Tartaglia nel maggio del 2014.