Calcio

Jamie Vardy alla Cremonese: nella Serie A degli over 30, il bomber inglese almeno porta emozioni

Il clamoroso colpo della neopromossa: a 38 anni abbondanti, il protagonista della favola del Leicester di Ranieri viene accolto in Italia come un eroe

In Inghilterra hanno titolato: “Jamie Vardy accolto in Italia come un eroe”. Il sito del Daily Mail ha pubblicato una foto nella quale si vede l’ex centravanti del Leicester, appena sbarcato a Milano Linate, impegnato a piazzare l’autografo sul tatuaggio di un tifoso della Cremonese: il bomber da 200 gol in 500 presenze con la maglia delle Foxes avrà pensato “sono davvero pazzi questi italiani”. Il coro “Jamie Vardy olè olè” è stato la colonna sonora di una notte di fine agosto che ha introdotto in Serie A uno dei grandi protagonisti di una favola sportiva straordinaria. La cornice, un gruppo di sostenitori della banda di Davide Nicola, tornata il primo giugno tra i grandi dopo il successo nella doppia finale playoff e ora in testa alla classifica a punteggio pieno, dopo il 2-1 sul Milan e il 3-2 contro il Sassuolo.

L’avvento di Vardy fa sognare il popolo della Cremonese. “Portaci in Europa”, è stata la richiesta dei tifosi presenti a Linate: hai visto mai che i miracoli non possano ripetersi? Nove anni fa, il Leicester di Claudio Ranieri salì sul trono d’Inghilterra, sbaragliando le previsioni dei bookmakers, che, nell’estate 2015, avevano quotato 5000/1 il trionfo in Premier delle Foxes. Il 2 maggio 2016, serata in cui il 2-2 in rimonta del Chelsea contro il Tottenham consegnò per effetto domino il titolo al Leicester, l’intera squadra, riunita di fronte al televisore, fece festa a casa Vardy. Tutti insieme nella tana del bomber, ex operaio, originario di Sheffield, approdato nel calcio con la maiuscola in età matura.

Il Leicester lo aveva acquistato nel luglio 2012, versando 1 milione di sterline nelle casse del Fleetwood Town, promosso qualche mese prima in League Two grazie ai 31 gol di Jamie in Conference. Vardy aveva già compiuto 25 anni. La strada del football era stata, fino a quel momento, una salita accidentata: settore giovanile nello Stocksbridge Park Steels dopo essere stato liquidato dallo Sheffield Wednesday, un paio di provini non andati a buon fine, una paga da dilettante di trenta sterline a settimana. I trasferimenti all’Halifax e poi al Fleetwood diedero la scossa. Lo sbarco a Leicester fece decollare la carriera. Dopo una prima stagione di assestamento, nel 2013-2014 i 16 gol di Jamie spinsero le Foxes verso il ritorno in Premier. L’esordio nel massimo campionato non fu folgorante, ma la salvezza raggiunta dopo una entusiasmante rimonta pose le basi dell’exploit. Nel 2015-2016, con l’avvento di Claudio Ranieri, la conquista del titolo: Vardy trascinò la truppa con 25 reti in 34 presenze e stabilì il record di undici partite a segno di fila. A ruota, l’esordio in Nazionale, la partecipazione all’europeo 2016 e al mondiale 2018, il successo in Fa Cup (2021) e Community Shield (2021), il titolo di capocannoniere nel 2020 (23 gol).

Nel passato di Jamie, c’è anche un episodio avvenuto nel 2007, quando fu protagonista di una rissa all’esterno di un pub per difendere un amico bullizzato: fu condannato per aggressione e fu costretto a giocare per sei mesi con un braccialetto elettronico. Per sbarcare il lunario, nei primi anni di calcio fece l’operaio specializzato: si occupava di protesi ortopediche. I tredici anni di Leicester hanno arricchito il conto in banca. Vardy, partito dal basso, è uno che “ce l’ha fatta”. Il contratto con il Leicester era scaduto, ma nel giorno dell’addio delle Foxes annunciò che, nonostante i 38 anni abbondanti, non aveva voglia di ritirarsi. Jamie ha trascorso l’estate valutando una serie di possibilità, tra le quali, a un certo punto, era emersa forte la candidatura del Feyenoord. Ma alla fine, complice anche la bravura dei dirigenti della Cremonese, ha scelto l’Italia.

Vardy ha chiesto e ottenuto di vivere a Milano, dove porterà con sé la sua famiglia numerosa: la moglie Rebekah, sposata nel 2016 e i quattro figli. Non c’è da stupirsi: la Milano dei milionari e della moda è una meta ambita dei giocatori inglesi. La sosta permetterà a Vardy di migliorare la forma fisica e di capire il calcio di Nicola. Jamie è un giocatore integro – non ha mai avuto infortuni gravi – e ha ancora fame di gol: in contropiede resta un bomber letale. Ha firmato un contratto annuale, con opzione per un bis in caso di salvezza. In una Serie A di over 30, ribattezzata perfidamente Pension League dopo gli sbarchi della coppia Modric-De Bruyne e il grande ritorno di Dzeko, la storia di Vardy ha almeno il pregio di regalare al nostro calcio nuove emozioni. Cremona, la città dei violini, sogna. Non è poco, visti i tempi oscuri.