
L'attacco dell'esponente del governo Meloni: "La magistratura è politicizzata, gran parte dei magistrati che ha fatto carriera in Italia proviene dalle file della sinistra". Il Pd: "Inaccettabile"
“Il magistrato ha il compito di fare il killer, la stampa ha il compito di darne notizia”. Parola di Nello Musumeci, ministro della Protezione civile e del mare, che si è espresso con queste parole intervenendo alla giornata conclusiva di Etna forum di Ragalna, in provincia di Catania. “La magistratura è politicizzata, è sotto gli occhi di tutti. E gran parte dei magistrati che ha fatto carriera in Italia proviene dalle file della sinistra, alcuni erano anche dirigenti delle organizzazioni giovanili. Il magistrato ha il compito di fare il killer, la stampa ha il compito di darne notizia“, ha sostenuto l’esponente del governo di Giorgia Meloni.
Un attacco frontale nei confronti della magistratura, esteso anche al mondo del giornalismo. Secondo Musumeci “ci sono decine di casi di uomini e donne della politica, incriminati e sbattuti in prima pagina come mostri, accusati di chissà quante infamie, e dopo anni prosciolti in istruttoria o assolti perché il fatto non sussiste, ma intanto la carriera politica è stata distrutta per sempre”. L’ex governatore della Sicilia attacca anche i giornalisti: “Non c’è dubbio – sostiene – che in questa filiera, una componente essenziale sia stata, nel passato, una certa stampa, non tutta. E ancora oggi, quando si pubblicano atti riservati da parte della magistratura, mi chiedo chi trasmette dal palazzo di giustizia alla redazione del giornale quel documento privato? E poi l’uso spregiudicato che ne fa la stampa non ha bisogno di commenti”.
Un intervento duro che provoca la reazione dell’Associazione nazionale magistrati. “Le parole del ministro Musumeci sono gravi e offensive. Definire i magistrati killer non è solo un insulto gratuito, ma un tentativo di delegittimare chi ogni giorno applica la legge nell’interesse dei cittadini. Chi ricopre incarichi di governo dovrebbe misurare le parole, invece di alimentare sospetti e propaganda contro chi ha il solo compito – costituzionale – di rendere giustizia”, dice il sindacato delle toghe. “I killer – spiega l’Anm – sono quelli che la magistratura italiana, in collaborazione con le forze dell’ordine, assicura alla giustizia rendendo l’Italia il Paese con il tasso di omicidi più basso dell’Unione europea. La magistratura non è né braccio armato né strumento politico: chi la descrive così dimostra di non avere rispetto né per le istituzioni né per la verità”.
Replica a Musumeci anche Enza Rando del Pd. “Non è accettabile che un rappresentante del Governo utilizzi espressioni simili per attaccare un potere dello Stato che la Costituzione vuole autonomo e indipendente”, dice la senatrice, responsabile Legalità e lotta alle mafie dei dem. “Delegittimare la magistratura – prosegue in una nota – significa colpire al cuore lo Stato di diritto e minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Non è la prima volta che dal Governo arrivano attacchi di questo genere, ed è evidente un disegno volto a indebolire il ruolo dei giudici e a creare uno scontro permanente tra politica e giustizia. Sono colpi diretti contro l’autonomia della magistratura e il principio dell’equilibrio dei poteri, cardini della nostra democrazia. Chi governa dovrebbe rispettare le istituzioni, non delegittimarle”.