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Arrestato in Italia un 49enne ucraino: è accusato dell’esplosione del gasdotto Nord Stream. La Bild: “Era uno 007”

L'uomo è stato fermato in provincia di Rimini, dove si trovava in vacanza con la famiglia: secondo le autorità tedesche era uno dei coordinatori dell'attentato

Un uomo di cittadinanza ucraina è stato arrestato in Italia con l’accusa di essere coinvolto nelle esplosioni sottomarine che nel 2022 hanno danneggiato i gasdotti Nord Stream tra Russia e Germania. Lo ha reso noto la Procura federale tedesca. Il sospettato, un 49enne identificato solo come Serhii K., è stato arrestato durante la notte tra mercoledì 20 e giovedì 21 agosto nella provincia di Rimini, dove si trovava in vacanza con la famiglia. Le autorità tedesche hanno aggiunto che ritengono si tratti di uno dei coordinatori dell’operazione. Secondo le accuse l’uomo era sullo yacht noleggiato per il sabotaggio. È stato individuato nel residence della Riviera Romagnola attraverso il sistema “alert alloggiati”: è stato quindi monitorato e seguito per essere certi che si trattasse del ricercato dalle autorità tedesche e, una volta avuta la sicurezza, nella notte i carabinieri sono intervenuti per fermarlo.

“L’imputato è fortemente sospettato di aver causato collettivamente un’esplosione con esplosivi, di sabotaggio anticostituzionale e di distruzione di edifici”, spiega una nota della procura tedesca di Karlsruhe. L’arresto è stato eseguito dai carabinieri di Misano Adriatico, in collaborazione con il Servizio di cooperazione internazionale di polizia. Secondo quanto scritto nel mandato d’arresto europeo, Serhii K. avrebbe fatto parte di un gruppo di persone che nel settembre 2022 ha piazzato alcuni ordigni esplosivi nei gasdotti “Nord Stream 1” e “Nord Stream 2“, vicino all’isola di Bornholm. Come già noto, per il trasporto il gruppo usato uno yacht a vela partito da Rostock. L’imbarcazione era stata precedentemente noleggiata da un’azienda tedesca tramite intermediari, avvalendosi di documenti d’identità falsi.

Secondo il tabloid tedesco Bild, il fermato era una figura importante dell’esercito ucraino e in precedenza aveva lavorato per i servizi segreti di Kiev (Sbu). Inoltre aveva guidato le unità della difesa aerea della capitale nei primi mesi della guerra nel 2022. L’azione contro Nord Stream, si legge, gli fu affidata nel maggio 2022 assieme a due soldati e un sommozzatore civile: il tabloid sostiene che il presidente Volodymir Zelensky abbia appreso solo in un momento successivo del piano, ordinando lo stop, ma il commando era andato avanti comunque.

Gli ordigni sono esplosi il 26 settembre 2022, danneggiando i gasdotti costruiti per trasportare il gas naturale russo in Germania attraverso il Mar Baltico. I danni hanno aggravato le tensioni legate alla guerra in Ucraina, mentre i paesi europei si stavano svincolando dalle fonti energetiche russe, dopo l’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte del Cremlino. Il gasdotto Nord Stream 1 costituiva la principale via di approvvigionamento di gas naturale della Russia verso la Germania fino a quando Mosca non ne ha interrotto le forniture alla fine di agosto 2022. Il Nord Stream 2, invece, che non è mai entrato in servizio perché la Germania ha sospeso il suo processo di certificazione poco prima dell’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio di quell’anno. La Russia ha accusato gli Stati Uniti di aver organizzato le esplosioni, ma Washington nega il suo coinvolgimento. I gasdotti sono stati a lungo criticati in quanto considerati un rischio per la sicurezza energetica dell’Europa, aumentando la dipendenza dal gas russo. Nel 2023, i media tedeschi hanno riferito del coinvolgimento di un gruppo filo-ucraino nel sabotaggio. L’Ucraina ha però respinto le insinuazioni e i funzionari tedeschi hanno espresso cautela in merito alla questione.