
Oggi numero 100 al mondo dopo un crollo verticale, ha avuto un periodo complicato tra fine 2024 e primi mesi del 2025 a causa di un disturbo al nervo vestibolare
Un anno fa lottava e perdeva con onore in finale agli Internazionali d’Italia contro Alexander Zverev (6-4, 7-6) e conquistava la posizione numero 16 nella classifica mondiale (suo best ranking). Oggi Nicolas Jarry sta provando a tornare ai suoi livelli, ma con qualche difficoltà. Il cileno si trova in centesima posizione. A provocare il suo crollo in classifica e nei risultati non è stato nessun infortunio muscolare o articolare, ma uno strano problema che lo ha messo ko. Jarry ha riacquisito continuità nell’ultimo mese e mezzo, ma prima ha inanellato una serie di sconfitte consecutive non indifferente. Anche per una forma di depressione generata da una causa atipica: un disturbo al nervo vestibolare che gli causava vertigini improvvise.
Nel corso di un’intervista al quotidiano cileno El Mercurio, Jarry ha raccontato di aver sofferto di neurite vestibolare. Si tratta di un disturbo che causa vertigini improvvise e intense, dovute all’infiammazione del nervo vestibolare, che è responsabile del mantenimento dell’equilibrio. Questa infiammazione è spesso causata da un’infezione virale. Un problema che ha tartassato la mente di Jarry, al punto da farlo cadere in depressione, come raccontato da lui stesso: “Quando sono tornato in Cile, sono caduto in depressione. Non volevo alzarmi dal letto e ho dovuto parlare con il mio psichiatra per iniziare a prendere qualcosa che mi aiutasse. Ma in quei momenti bui, pensavo che non avrei potuto giocare al livello che desideravo”, ha spiegato Jarry nel corso dell’intervista. Il periodo in questione è tra fine 2024 e inizio 2025. Il cileno ha terminato a ottobre – a Parigi – la sua stagione tennistica, ma è poi rientrato subito, l’1 gennaio, a Brisbane.
Poi però due periodi di stop: Jarry non ha giocato tra metà gennaio e metà febbraio e si è rifermato per tutto il mese di marzo. E anche quando ha continuato a scendere in campo, non è riuscito a rendere come fatto a Roma qualche mese prima. Il bilancio dei primi 4 mesi è stato infatti decisamente negativo: 12 partite, 3 vittorie e ben 9 sconfitte, di cui 5 consecutive. Alcune arrivate anche contro tennisti sulla carta sfavoriti, come per esempio Schwartzman a fine carriera o Comesana. Sconfitte che l’hanno portato alla posizione 150 del ranking ATP a maggio.
Jarry ha provato nei mesi successivi a ritrovare continuità, ma senza riuscirci: a Roma l’eliminazione al secondo turno contro Francisco Cerundolo, tra Ginevra e Roland Garros due sconfitte al primo turno contro Popyrin e Fils. Il primo spiraglio di luce è arrivato a Wimbledon: Jarry ha disputato le qualificazioni a causa della discesa verticale nel ranking ATP (oggi è numero 100) e tra qualificazioni e primi turni ha ottenuto sei vittorie consecutive, battendo anche tennisti del calibro di Holger Rune e il giovanissimo Joao Fonseca. L’ultima partita giocata è quella a Kitzbuhel, in Austria, contro Botic van de Zandschulp, dove è arrivata una sconfitta in tre set. Ma il peggio per il tennista alto oltre due metri adesso sembra esser passato.