
La nuova offensiva di Israele. "Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dato al primo ministro Benjamin Netanyahu il via libera", riporta Ynet
“Occuperemo totalmente la Striscia di Gaza. La decisione è stata presa”. È questo l’annuncio riferito da un alto funzionario dell’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu a Channel 12. “Hamas non rilascerà altri ostaggi senza una resa totale, e noi non ci arrenderemo. Se non agiamo ora, gli ostaggi moriranno di fame e Gaza resterà sotto il controllo di Hamas”, ha detto. Altri funzionari, riporta Ynet, hanno aggiunto che “ci saranno anche attività nelle aree in cui sono tenuti gli ostaggi“.
“C’è il via libera di Trump” – Nulla di ufficiale per il momento, ma la fuga di notizie evidentemente è stata approvata ai più alti livelli. Ynet aggiunge che Netanyahu ha avuto il via libera da Donald Trump per lanciare “un’operazione contro Hamas“. Dopo la visita dell’inviato speciale Steve Witkoff nel fine settimana, “Washington e Gerusalemme hanno convenuto che l’organizzazione terroristica non vuole un accordo“.
“Al capo dell’Idf non va bene? Si dimetta” – Lo scontro tra i vertici politici e quelli militari su come procedere nella Striscia può però diventare uno scoglio per il governo israeliano. Il capo di stato maggiore Eyal Zamir ha informato nei giorni scorsi il gabinetto delle difficoltà di un’operazione di conquista dell’enclave: “Ci vorrebbero anni”, ha detto. “Se al capo di stato maggiore non va bene, che si dimetta“, ha fatto sapere la fonte dell’ufficio del premier. Ora Netanyahu , che intanto ha sentito telefonicamente Vladimir Putin per la seconda volta in una settimana, dovrebbe portare una proposta formale al gabinetto di sicurezza, ordinando all’Idf di conquistare la Striscia, sconfiggere Hamas e liberare gli ostaggi.
I raid – Israele si appresta pertanto a dare il via a una nuova fase della guerra con l’occupazione totale della Striscia. Tutto questo mentre i raid non si arrestano: almeno 56 persone, tra cui 27 in fila per gli aiuti, sono state uccise negli attacchi israeliani dall’alba di oggi, riferiscono fonti sanitarie di Gaza ad Al Jazeera.
Drone contro un gruppo di operatori umanitari – Almeno cinque civili sono stati uccisi e altri sette sono rimasti feriti in un attacco israeliano con un drone contro un gruppo di operatori umanitari alla rotonda di Al-Tawam, nella Striscia di Gaza settentrionale, secondo fonti mediche. Lo riferisce l’agenzia Wafa secondo cui i feriti sono stati trasportati d’urgenza negli ospedali vicini, molti dei quali in condizioni critiche. In un altro attacco, un residente del campo profughi di Al-Bureij, nella Striscia di Gaza centrale, è deceduto per le ferite riportate durante un precedente attacco aereo israeliano nella stessa zona. Nel frattempo anche un infermiere dell’ospedale di Al-Aqsa, è morto dopo essere stato colpito direttamente da alcune casse di aiuti lanciate dall’aereo nella zona di Al-Zawaida. Le pesanti scatole sono cadute direttamente sull’uomo mentre stava aiutando a distribuire gli aiuti. Fonti mediche hanno affermato che il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza è salito a 60.939, la maggior parte dei quali sono donne e bambini, con quasi 150.027 feriti segnalati dal 7 ottobre 2023. Le squadre di ambulanze e di protezione civile hanno difficoltà a raggiungere centinaia di vittime intrappolate sotto le macerie, a causa dei continui bombardamenti e della mancanza di risorse.