
Due lavoratori di 30 e 23 anni hanno perso la vita dopo essere caduti in una cisterna biologica nel Veneziano. Un uomo di 50 anni è stato risucchiato in un'insilatrice nel Mantovano. Un 56enne è stato invece stroncato da un malore mentre lavorava in un cantiere edile in provincia di Macerata
Due operai, di 30 e 23 anni, sono morti nella mattinata di lunedì 4 agosto cadendo in una cisterna per la raccolta di residui biologici. L’incidente è avvenuto vicino a un’abitazione privata, a Veternigo, una frazione di Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia. Secondo le prime informazioni, i due stavano lavorando alla pulizia di una fossa biologica quando è successa la tragedia. Nonostante la tempestività dei soccorsi, per i due operai non c’è stato nulla da fare. Non si conoscono ancora le cause della morte, ma una prima ipotesi è che possano essere rimasti vittima delle esalazioni tossiche. I corpi sono stati recuperati dai vigili del fuoco e sul posto sono in corso gli accertamenti dei carabinieri e dei tecnici dello Spisal. Al lavoro anche i vigili del fuoco che, con una squadra del nucleo Nbcr, stanno mettendo in sicurezza l’area.
Questa mattina c’è stato anche un altro incidente sul lavoro, in cui ha perso la vita un operaio agricolo di 50 anni, Mario Malzani. L’uomo stava lavorando in un’azienda agricola di Canneto sull’Oglio, nel Mantovano, quando è caduto in un’insilatrice, il macchinario elevatore usato per trasportare il trinciato nei silos. Il 50enne, nel tentativo di sbloccare l’insilatrice che si era inceppata, è stato risucchiato dagli ingranaggi che, all’improvviso, si erano rimessi in movimento. La morte è avvenuta sul colpo. A trovare il corpo sono stati i colleghi e sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Viadana, i vigili del fuoco e i tecnici del servizio di sicurezza nei luoghi di lavoro dell’Ats Valpadana.
Anastasio Virgillito, un operaio di 56 anni, è stato invece stroncato da un malore mentre lavora in un cantiere edile a Tolentino, in provincia di Macerata. L’uomo si è accasciato al suolo privo di sensi alle 11 di questa mattina. I soccorsi sono intervenuti immediatamente ma per il 56enne non c’è stato niente da fare. Denis Cingolani, sindaco di Matelica, il comune dove Virgillito viveva, ha espresso le condoglianze alla famiglia: “È sempre un grande dispiacere quando si spegne una vita umana. Ma questa tristezza è amplificata dal fatto che si tratta di una persona giovane e che la tragedia sia avvenuta durante l’orario di lavoro”, ha scritto Cingolani.
Foto d’archivio