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A luglio l’occupazione Usa aumenta meno del previsto. E Trump licenzia la capa dell’ufficio che diffonde i dati

Secondo il tycoon "li ha manipolati per scopi politici"

A luglio, dicono i dati ufficiali diffusi venerdì, negli Usa sono stati creati 73mila posti di lavoro: sotto le stime degli analisti che aspettavano un aumento di 100.000 posti. Il dato ha contribuito a mandare in negativo Wall Street, in una seduta influenzata anche dall’entrata in vigore di alcuni dei dazi minacciati fin da aprile. Ma per Donald Trump non è il caso di guardare la luna: meglio puntare al dito. Il presidente Usa ha annunciato di avere dato ordine di licenziare “immediatamente” la dottoressa Erika McEntarfer, responsabile del dipartimento statistiche del dipartimento del lavoro, accusata di avere manipolato i rapporti mensili sull’occupazione per “scopi politici”.

McEntarfer “sarà sostituita con qualcuno molto più competente e qualificato. Numeri importanti come questi devono essere equi e accurati, non possono essere manipolati per scopi politici”, ha affermato il presidente Usa su Truth Social. McEntarfer, nominata da Joe Biden, era stata confermata dal Senato con 86 voti a favore e 8 contrari nel gennaio 2024 per un mandato di quattro anni.