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Gaza, il cooperante italiano Gennaro Giudetti è a Deir al-Balah sotto i raid di Israele: “Attaccate zone Onu”. Tajani: “Lo abbiamo contattato”

Originario di Taranto, si trova nell'area della Striscia attaccata dall'Idf: "Un deconflicted place delle Nazioni Unite è stato colpito". Avs: "Il governo Meloni intervenga"

Nei vocali su Whatsapp il rumore dei colpi esplosi nelle vicinanze si sente forte e chiaro. Li ha inviati un ragazzo italiano da Deir al-Balah, città dell’area centrale della Striscia di Gaza dove questa mattina sono entrati i carri armati delle Israel Defense Forces, supportati dal cielo dai caccia dell’aeronautica militare. Si chiama Gennaro Giudetti, è di Taranto, lavora da anni nella cooperazione. “Hanno già bombardato per quattro volte un deconflicted place (zona neutrale, ndr) delle Nazioni Unite dove ci sono dei colleghi, stanno bombardando a trenta metri da qui”, racconta al Fatto inoltrando il video di un compound dal quale si leva una colonna di fumo nero. Gli altri italiani, spiega, non sono nella zona rossa. Un altro connazionale di nome Emanuele si trova a poche centinaia di metri da dove scrive il cooperante.

“Abbiamo ricevuto questa notte un video, seguito da un audio disperato e drammatico, da parte di operatori umanitari italiani delle Nazioni Unite che si trovano a Gaza – scrivono in una nota Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di AVS -. Nelle registrazioni si percepiscono chiaramente il frastuono degli spari e la caduta dei missili. Israele sta bombardando zone umanitarie deconflicted, cioè aree segnalate e riconosciute come neutrali e protette, dove dovrebbe essere garantita la sicurezza degli operatori umanitari. Sappiamo con certezza che in quelle aree è presente anche un cittadino italiano”. “Chiediamo alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro degli Esteri Antonio Tajani di intervenire immediatamente per fermare i bombardamenti su Deir al-Balah”, aggiungono i parlamentari.

Nel pomeriggio ha fatto sentire la propria voce Antonio Tajani: “L’operatore italiano – ha fatto sapere il ministro degli Esteri – è stato contattato dalla nostra unità di crisi. Sto seguendo personalmente la situazione, è vero che stanno sparando vicino al luogo dov’è, un luogo dove non si dovrebbe sparare. Stiamo seguendo con una massima attenzione la sua situazione”. “Ho ricevuto notizia che nella zona di Deir al-Balah ci sono operatori italiani e delle Nazioni Unite – aveva fatto sapere poco prima con una nota il capo della diplomazia -: è una zona di Gaza che sarebbe una ‘zona sicura’ e che invece da ore è sottoposta a fuoco israeliano. Abbiamo chiesto informazioni al governo israeliano, soprattutto chiediamo con forza che quegli attacchi, ma anche tutti gli attacchi, si cessino immediatamente. Bisogna cessare il fuoco definitivamente, liberare gli ostaggi israeliani, proteggere la popolazione palestinese e fare entrare massicciamente gli aiuti umanitari e sanitari”.