Società

Contro le mortali disuguaglianze, fomentiamo una rivoluzione culturale. Le proposte di Terra Giusta

Non sfugge a nessuno come la società politica ed economica globale in questo momento storico sta delineando un futuro distopico

Dopo quattro anni di studi, ricerche e confronti l’associazione “Terra Giusta”, nata in seguito a 2 anni di confronto con Domenico De Masi, professore emerito di sociologia del lavoro dell’università della Sapienza di Roma, ha fatto proprio il “modello per sopravvivere all’estinzione” del libro Evolvere edito da Dissensi Edizione Creativa.

Il nuovo modello di società parte dalla proposta di una coerente, compatta e potente struttura di cambiamenti individuali, locali e collettivi e globali. La proposta prevede il decalogo dell’essere-giardino, le 20 abitudini del benessere, le sette azioni per le biocomunità e due manifesti per una società del benessere locale e internazionale.

Questo importante traguardo resta solo l’inizio del lavoro dell’associazione Terra Giusta che ora si fa molto più duro. Non sfugge a nessuno come la società politica ed economica globale in questo momento storico sta delineando un futuro distopico che non lascia intravedere nessuno spiraglio di speranza per un mondo e una società diversa: guerre, genocidi e massacri, violenze e persecuzioni delle diversità, isolamento e manipolazione intrusiva degli individui e della cultura globale ad opera degli imperi miliardari tecnocratici, la totale impunità, evasione ed elusione di imperatori stramiliardari che sfruttano, si appropriano indebitamente, devastano e conquistano un pianeta e un paradiso terrestre.

Allora le domande sono tante. Come un piccolo gruppo appartenente ad una giovane associazione come Terra Giusta può innescare e fomentare una rivoluzione culturale? Chi si può fare interprete di cambiamenti tanto radicali quanto necessari? Sarà necessario uno scontro epocale e violento che comporterà un prezzo di sangue? Prezzo che il mondo sta già pagando.

7 milioni di persone muoiono ogni anno a causa dell’inquinamento dell’aria, provocato soprattutto dall’insostenibilità del sistema dei trasporti e dalle fonti di energia domestica che contribuiscono, direttamente o indirettamente, al cambiamento climatico. Dell’insieme delle malattie trasmissibili e non trasmissibili come ictus, ischemie, diarrea e tumori, quasi un quarto è attribuibile a fattori di rischio ambientale modificabili.” Oxfam, nel 2022, ha poi stimato che la disuguaglianza ha provocato quotidianamente la morte di più di 21mila persone, ovvero una vittima ogni quattro secondi.

Non sono morti sul lavoro, non sono vittime di violenza di genere, non sono vittime di guerra e nessuno le condanna, nessuno cerca i responsabili, nessuno si preoccupa di perseguire dei crimini atroci come questi, delle stragi colpose.

Le prime risposte a queste domande le abbiamo trovate. Per fomentare la rivoluzione culturale necessaria bisogna coinvolgere le persone con la nostra stessa sensibilità e stimolare la nascita di corpi sociali locali pronti a sostenere le battaglie, gli studi e i cambiamenti necessari. Il primo strumento sono la nascita di consulte della Transizione Ecologica in ogni comune. Luoghi di elaborazione, stimolo e confronto tra i cittadini fuori dalla politica istituzionale ma che siano da pungolo e da guida per le trasformazioni locali necessarie. Il secondo livello è coinvolgere testimonial, che siano capaci di dare voce, visibilità e promozione a questo nuovo modello di una società del benessere ecologico. Il terzo livello prevede il condizionamento della politica, dei partiti, dei movimenti e delle comunità locali attraverso dei Patti da sottoscrive con Sindaci e Presidenti di Regione.

Il manifesto del benessere per la comunità locale può diventare una piattaforma che Terra Giusta si impegna a monitorare ogni anno per registrare i cambiamenti in corso.