
Dopo tre rinvii dell'udienza preliminare, il giudice ha sciolto la riserva: respinte le eccezioni presentate dalla difesa, il processo inizierà il 15 settembre
Louis Dassilva andrà a processo il prossimo 15 settembre a Rimini, accusato della morte di Pierina Paganelli, 78 anni, uccisa con 29 coltellate la sera del 3 ottobre 2023 nel garage di via del Ciclamino, a Rimini. Il senegalese di 35 anni è stato rinviato a giudizio dal giudice Raffaele Deflorio, dopo un’udienza preliminare aggiornata tre volte a partire dallo scorso 23 giugno. Prima di oggi l’udienza preliminare era stata rinviata al 7 luglio, giorno in cui però Dassilva non era in aula e la difesa aveva segnalato un difetto di notifica.
Altra ragione del rinvio erano state le due eccezioni preliminari presentate dalla difesa, gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, riguardanti Manuela Bianchi, nuora della vittima e legata a Dassilva da una relazione extraconiugale. Contestate dai legali l’intercettazione ambientale di una conversazione tra l’imputato e Bianchi e le dichiarazioni della donna in incidente probatorio dopo essere stata indagata per favoreggiamento personale, ma entrambe le eccezioni sono state respinte dal gup, che aveva infine aggiornato ad oggi l’udienza.
Dassilva è l’unico imputato e per lui il pm Daniele Paci ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio a cui si aggiungono quattro aggravanti, tutte confermate nel rinvio a giudizio: premeditazione, crudeltà, motivi abbietti e minorata difesa della vittima. Secondo l’accusa alla base dell’omicidio c’era la volontà dell’imputato di difendere dalla notizia della relazione extraconiugale tanto il suo matrimonio con Valeria Bartolucci quanto la tranquillità di Bianchi, ancora sposata col figlio della stessa Paganelli. Date le accuse, Dassilva rischia ora l’ergastolo.