Giustizia

Rudy Guede a processo per violenza sessuale contro la ex. “Dimostrerò la mia innocenza”

L'ivoriano di 38 anni, già condannato per l'omicidio di Meredith Kercher, è già sottoposto a divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico. Il racconto della ragazza: "Ho capito che non si sarebbe fermato"

Rudy Guede, il 38enne ivoriano già condannato a 16 anni per l’omicidio di Meredith Kercher, tornerà in tribunale il prossimo 4 novembre. Questa volta il processo riguarda l’accusa di violenza sessuale portata avanti dalla ex compagna, che sarà parte civile. La 25enne aveva avuto una relazione con Guede per circa un anno e mezzo tra il 2022 e il 2023. Proprio nell’estate del 2023 aveva presentato la denuncia per maltrattamenti, lesioni e violenza sessuale, e il 6 dicembre dello stesso anno Guede era stato sottoposto al divieto di avvicinamento alla donna e al controllo tramite braccialetto elettronico. “Al processo porteremo testimoni e prove. Dimostrerò la mia innocenza” ha commentato Guede che ha partecipato a tutta l’udienza e poi è tornato al lavoro. Il suo avvocato Carlo Mezzetti spiega che “fin dall’inizio il mio assistito ha rifiutato il ricorso al rito abbreviato perché vuole portare tutte le prove in aula”. “Penso che almeno una delle contestazioni poteva già cadere – aggiunge il legale – ma prendo atto della decisione del gip e siamo sicuri di poter dimostrare l’innocenza di Guede. Il quale, anche per sua garanzia, non ha mai chiesto la revoca della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla ex”.

Il rinvio a giudizio è stato deciso dal gip delTribunale di Viterbo Rita Cialoni dopo circa un’ora di camera di consiglio, prima della quale Guede aveva chiesto di essere interrogato ancora una volta. “Ho capito che non si sarebbe fermato – è il racconto della 25enne – Mi scriveva, mi chiamava, tre volte è venuto a casa mia senza dirmelo”. Una versione che Guede ha sempre respinto sostenendo che “mi preoccupavo per lei”: “Ci siamo sentiti – aveva detto dopo un incidente capitato alla giovane che era caduta da cavallo – sono andato a vedere come stava, le ho fatto la spesa”. Lo scorso anno, su richiesta dell’avvocato Mezzetti, lo smartphone della donna era stato sottoposto a incidente probatorio, rivelando oltre 100mila foto, decine di migliaia di chat e un numero altissimo di file audio, conversazioni nelle quali la giovane raccontava ad amici e conoscenti di botte e umiliazioni subite. Ad oggi la giovane vive a Grosseto, dove si è trasferita proprio nell’estate del 2023, ed è assistita dall’avvocato Francesco Guido.

L’agenzia Ansa ha raccolto anche il commento Amanda Knox, che dal celebre processo per l’omicidio di Perugia fu assolta: “Spero che le persone prestino attenzione e non permettano ancora una volta a questo assassino dimenticato di sottrarsi alla responsabilità dei suoi crimini”.