Ambiente

Gara da 6,2 milioni per nuova seggiovia a Ovindoli, nel Parco Regionale con zona protetta

L'espansione della stazione sciistica è in regola con tutte le autorizzazioni necessarie, ma secondo le associazioni ambientaliste che stanno contrastando l'operazione in ogni sede, "verranno distrutti habitat prioritari di prateria, nonostante la legislazione in materia lo vieti categoricamente"

Ovindoli, comune della provincia de L’Aquila, attrae soprattutto per la stazione sciistica, gestita dalla Monte Magnola Impianti, tra i 1450 e i 2060 metri di altitudine del monte Magnola. Una stazione sciistica in continua espansione. Come nelle intenzioni dell’attuale amministrazione comunale del sindaco Angelo Ciminelli della Lista Siamo Ovindoli che del resto è un profondo conoscitore del settore da ex atleta, commerciante di articoli sportivi invernali con la CiminelliSky, maestro di sci e presidente regionale della Federazione Italiana Sport Invernali al terzo mandato quale è.

L’orientamento di Ciminelli, va detto, è in linea con quello di chi l’ha preceduto, Angelo Simone Angelosante, della Lega. Ma anche del Presidente della Regione per la seconda legislatura, Marco Marsilio, di FdI e da quello che l’ha preceduto, Luciano D’Alfonso, del Pd. Espansione invece contrastata, anche con il ricorso alla giustizia amministrativa, dalle associazioni ambientaliste Lega Italiana Protezione Uccelli, Mountain Wilderness Italia, Club Alpino Italiano, Stazione Ornitologica Abruzzese e Salviamo L’Orso, secondo le quali si sta procedendo ad una scriteriata cancellazione del paesaggio.

Con la recente pubblicazione del bando di gara per i Lavori di ampliamento degli impianti del bacino sciistico in località Genziana, si dà avvio alla “Realizzazione di una nuova seggiovia quadriposto Costa della Tavola, lunga 560 metri che dai 1926 metri della stazione a valle raggiungerà i 2032 della stazione a monte. In aggiunta, alle piste Costa della Tavola 1 e 2 e Genziana”. Il costo stimato nel capitolato speciale d’appalto è di 4.940.900 euro, anche se le opere risultano finanziate con 6,2 milioni dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027, a seguito dell’Accordo tra Regione Abruzzo e governo del 2024.

L’inserimento naturalistico e paesaggistico delle opere comprese nel Parco Naturale Regionale Sirente-Velino, ma anche nella Zona a Protezione Speciale (ZPS) Sirente Velino e al confine con la Zona Speciale di Conservazione Monte Sirente e Monte Velino? “Il progetto garantisce la conservazione degli habitat presenti nell’area di intervento e la relativa vegetazione”, si spiega nel progetto del Comune di Ovindoli.

Il Presidente Marsilio non ha dubbi, avendo dichiarato a novembre 2023, che “stiamo andando avanti verso la realizzazione di questo obiettivo molto ambizioso e molto utile per il turismo abruzzese che punta, una volta realizzato l’intero progetto, a collegare il comprensorio di Ovindoli con quello di Campo Felice”. Posizione condivisa, recentemente, anche dal sindaco Ciminelli per il quale “dopo l’accordo di programma sottoscritto a L’Aquila alla presenza della presidente Giorgia Meloni e la firma della Convenzione tra il Comune e la Regione, in tempi record andiamo avanti con grande determinazione”, ha dichiarato recentemente il sindaco Ciminelli.

La stessa determinazione che alcune associazioni ambientaliste hanno profuso per contrastare l’intervento di Realizzazione bacino sciistico Ovindoli – Magnolia – Campo Felice definito a settembre 2017 dalla Regione Abruzzo e dal Comune di Ovindoli dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale a giugno 2016 del Masterplan ABRUZZO. Un progetto per il quale era stata prevista dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile una spesa di 10 milioni di euro, articolata in 3 sotto interventi funzionali. L’ampliamento impianti e piste bacino Ovindoli M. Magnola per un importo di 4.340.000 euro, quindi opere infrastrutturali a servizio del Bacino di Ovindoli Monte Magnola, per 567.803, 57 euro, infine nuovi impianti di risalita fino alla cima di Monterotondo a servizio del bacino di Campofelice per 5 milioni di euro.

Nel tempo ci sono stati aggiornamenti in quanto alla spesa complessiva passata a 13 milioni di euro, ma anche progettuali. Ora si procede con il secondo lotto, del quale è stato pubblicato il bando di gara. Poi ci dovrebbe essere il terzo. Intanto a marzo 2025 è stata inaugurata la seggiovia Max Bortolotti che insieme alle piste Max Bortolotti 1 e 2 e allo skiweg Max Bortolotti, costituiva le opere del primo lotto. Che il provvedimento autorizzatorio unico regionale dell’aprile 2020 aveva riconosciuto lecito. Dopo i pareri di Valutazione di Incidenza Ambientale del Comune di Ovindoli, quello di Valutazione di Impatto Ambientale della Regione, l’autorizzazione paesaggistica del ministero per i Beni e le attività culturali e il nulla osta in materia di tutela del paesaggio del Comune di Ovindoli.

“Si sta distruggendo la più vasta area dell’Appennino, almeno relativamente agli ultimi quaranta anni”, dice a ilfattoquotidiano.it Augusto De Sanctis attivista della Stazione Ornitologica Abruzzese. “Nonostante ci si trovi all’interno di un Parco Regionale e di una Zona a Protezione Speciale, si sta procedendo a cancellare le peculiarità naturali di 13 ettari nei quali sopravvivono almeno 6 habitat naturali, riconosciuti”. Lo stravolgimento dell’ecosistema di quei luoghi. Ecco il punto sul quale convergono le associazioni ambientaliste. “Verranno distrutti habitat prioritari di prateria, nonostante la legislazione in materia lo vieti categoricamente. Lo stesso avverrà per habitat di interesse Ue e numerose specie di interesse Ue come la Vipera ursinii, spiega a ilfattoquotidiano.it Bruno Petriccione, presidente di Appennino Ecosistema. Che ad aprile 2023 ha presentato ricorso alla Commissione Europea contro l’autorizzazione alla realizzazione dei nuovi impianti. Ricorso, ancora senza esito, che costituisce l’estremo tentativo di contrasto alle opere. Dopo la sentenza del Tar Abruzzo a gennaio 2022, favorevole alle associazioni ambientaliste che chiedevano l’annullamento del provvedimento PAUR e quella del Consiglio di Stato a marzo 2023 favorevole al Comune di Ovindoli e alla Regione Abruzzo.

“La nostra è una stazione sciistica di dimensioni contenute – ha spiegato a febbraio 2025 Giancarlo Bartolotti, gestore degli impianti sciistici -. Un incremento improvviso e massiccio di visitatori rischierebbe di compromettere l’equilibrio che abbiamo mantenuto negli anni”. A questo punto chiedersi a cosa possano servire i nuovi impianti, sembra lecito.