Un morto e tre dispersi in mare a Taranto: il gruppo era uscito per una battuta di pesca sportiva
Partiti con una barca dal Molo Santa Lucia, non danno più notizie da domenica. Condizioni meteo erano proibitive. L'identificazione del cadavere dovrà confermare che la vittima fosse uno dei pescatori
Il cadavere di un uomo è stato trovato dalla Guardia costiera in una zona centrale del golfo di Taranto a 11 miglia da Capo San Vito e a 14 miglia da Metaponto di Bernalda, in provincia di Matera. La vittima potrebbe essere uno dei quattro pescatori, tra i 60 e 70 anni, scomparsi in mare da oltre 24 ore dopo che erano partiti domenica mattina dal molo Santa Lucia a bordo di una barca semicabinata di circa sette metri per una battuta di pesca sportiva. Un’ipotesi che dovrà essere confermata dagli esami di identificazione del cadavere e che sembra avvalorare l’ipotesi di un naufragio.
A far scattare l’allarme dei dispersi è stata l’assenza di comunicazioni radio: i contatti con i familiari si erano interrotti già dalle 14 di ieri. Uno dei pescatori sarebbe affetto da diabete, patologia che rende ancora più urgente il ritrovamento. La macchina dei soccorsi è coordinata dalla Guardia Costiera, con il comandante Rosario Meo alla guida delle operazioni, mentre in mare operano motovedette della Capitaneria e della Guardia di Finanza, con pattugliamenti spinti fino a 15 miglia dalla costa. In volo, elicotteri dell’Aeronautica e della Finanza garantiscono il monitoraggio dall’alto.
Le ricerche proseguono senza sosta e sono state estese fino a Policoro (Matera) e Corigliano Calabro. I quattro uomini erano soliti uscire in mare per pescare nei pressi dell’isola di San Pietro, ma stavolta potrebbero essersi allontanati più del solito dalla costa. La segnalazione alla Capitaneria di porto è giunta intorno alle 17.30 ed è stato anche diramato un messaggio urgente a tutte le unità da pesca e alle imbarcazioni in transito nella zona, chiedendo collaborazione nelle ricerche e invitando chiunque abbia informazioni utili a farsi avanti.