
Paolo Bergamaschi, per anni suo stretto collaboratore, ricorda l'attualità del pensiero di Langer e presenta un concept album dedicato al politico altoatesino, simbolo di dialogo interetnico e giustizia climatica
Una figura di riferimento autorevole ed emblematica del movimento eco-pacifista, e che tale rimane a 30 anni dalla scomparsa, avvenuta nel luglio del 1995. Alex Langer, nato nell’Alto Adige, è stato uno dei leader del movimento verde europeo. Pace, diritti umani, tutela dell’ambiente i fari che hanno guidato la sua azione politica in Italia e in Europa. “I suoi scritti e le sue parole rivestono ancora un valore inestimabile di indubbia attualità, efficacia e lungimiranza – racconta a ilfattoquotidiano.it Paolo Bergamaschi, per oltre 20 anni consigliere politico alla Commissione Esteri del Parlamento Europeo e di Langer per anni stretto collaboratore -. Le sue parole sono ancora di estrema attualità e restano fonte di ispirazione per tutto il mondo eco-pacifista italiano ed europeo”. Da Vipiteno a Bolzano e poi a Bruxelles, dall’impegno cristiano a quello politico, dal dialogo interetnico in Sud Tirolo al conflitto in Bosnia e alla costruzione della pace, alla giustizia climatica le tematiche approfondite da Langer e per le quali ha lottato una vita. A Langer Bergamaschi, che è anche autore musicale e cantante, ha dedicato un cd di imminente uscita, un concept album dal titolo ‘Sulle tracce di Alex’.
Nove brani firmati da Bergamaschi e Simone Guiducci (che ha curato gli arrangiamenti). I brani del disco rappresentano l’ossatura del reading musicale-teatrale che andrà in scena a Bolzano il 27 giugno. “Sarà una riflessione su un grande personaggio che travalica la politica e nobilita la cultura del nostro Paese”. Inoltre, su youtube è stato pubblicato il video ‘L’arte della convivenza’, rielaborazione in note del ‘Tentativo di decalogo per la convivenza’, uno degli scritti più conosciuti e apprezzati di Langer. “Sono pagine di grande valore – spiega Bergamaschi – che dovrebbero essere lette e studiate nelle scuole perché indicano alcune regole di base per una società ormai multiculturale e multietnica come la nostra”. Langer aveva vissuto in prima persona l’esperienza delle frizioni interetniche in Sud Tirolo e voleva condividerla con altre situazioni analoghe a partire dal conflitto in Bosnia Erzegovina. “Sulle sue parole ho costruito la canzone utilizzando per il video le foto che raccontano la sua vita. La musica è un veicolo utile che arriva più facilmente a tutti”.