
Gli avvocati: "Totale dispregio della realtà dei fatti e del rispetto dovuto ad ogni singola persona qualsiasi titolo coinvolta nelle vicende in questione". Anche la famiglia Cappa ha annunciato azioni legali
Giorni di silenzio se non per riaffermare la convinzione, certificata da una sentenza della Cassazione, che è Alberto Stasi il responsabile della morte della figlia Chiara Poggi. Ma la nuova inchiesta della procura di Pavia – allo stato di indagini preliminari e in attesa dell’incidente probatorio – ha innescato sul delitto di Garlasco un’attenzione enorme, a tratti scomposta. L’ultima puntata del programma Le Iene – che anche questa volta ha offerto la testimonianza di una persona morta e che era stata già considerata falsa – ha imposto alla famiglia Poggi di annunciare azioni giudiziarie.
“La famiglia Poggi è da settimane vittima di una assillante campagna diffamatoria da parte di organi di informazione e social, che non sta purtroppo risparmiando nemmeno la amata Chiara. Ieri sera la trasmissione le Iene ha addirittura adombrato una presunta relazione sentimentale di Chiara con un ‘uomo adulto’, utilizzando a tal fine le risalenti dichiarazioni di una persona deceduta, già all’epoca ritenute del tutto false” scrivono in una nota gli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna.
“La continua sovrapposizione fra fughe di notizie, vere o presunte, riguardanti l’attività di indagine e le autonome ricostruzioni romanzesche liberamente costruite dai soggetti più vari, ha determinato l’incontrollabile diffusione di ogni genere di insinuazioni in totale dispregio della realtà dei fatti e del rispetto dovuto ad ogni singola persona qualsiasi titolo coinvolta nelle vicende in questione. Nell’auspicio che – continuano i legali – le autorità preposte possano a loro volta contribuire a porre fine a simili reiterate condotte illecite, la famiglia Poggi provvederà da parte sua ad ogni opportuna iniziativa giudiziaria a tutela della dignità e dell’onore di Chiara”.
Ieri anche la famiglia Cappa ha diffuso una nota attraverso gli avvocati Gabriele Casartelli e Antonio Marino: “Dovendo constatare che, ormai, non passa giorno senza che vengano diffuse dagli organi di stampa e dai social, in modo del tutto incontrollato, le più assurde ed implausibili pseudo-informazioni, la famiglia Cappa comunica che non tollererà oltre questo modo di agire illecito e contrario alle norme di civile convivenza e, pertanto, rende noto di aver conferito mandato ai propri legali per tutelare, come già avvenuto anche nel recente passato, la propria reputazione a fronte di notizie di carattere diffamatorio diffuse dagli organi di stampa e dai social che nulla hanno a che vedere con pretesi ma inesistenti obiettivi di giustizia”. Paola e Stefania Cappa, cugine di Chiara Poggi, non sono indagate e non lo sono mai state.
Rita Poggi, nelle immagini trasmesse dal TgR Lombardia, ha dichiarato: “Siamo disgustati dalle affermazioni fatte in questi giorni dalle varie trasmissioni televisive. Si continua a infangare la memoria di nostra figlia. È veramente disgustoso. Nostra figlia era una ragazza pulita, semplice. Non aveva segreti e non aveva amanti. Ho sentito anche quello ieri sera. Non aveva due telefoni. Quello che è grave è che si fanno illazioni su una ragazza che non può difendersi“.