Cronaca Nera

Duplice omicidio a Bologna, due uomini uccisi in casa a coltellate. “Fermato il coinquilino”

Conviventi e incensurati, le vittime hanno 54 anni e 50 anni. In casa c'erano state discussioni perché la coppia aveva venduto casa

Una vittima è stata sgozzata, l’altra eviscerata dopo una profonda ferita all’addome. È ciò che la polizia si è trovata di fronte in un appartamento di piazza dell’Unità 15, quartiere Bolognina del capoluogo dell’Emilia-Romagna: due uomini, conviventi e incensurati, sono stati uccisi con un coltello. Si tratta di Luca Monaldi, 54 anni, nato ad Arezzo; e Luca Gombi, 50 anni, nato a Bologna. A dare l’allarme intorno alle 7 è stato il vicino, che ha sentito le urla. Le forze dell’ordine sono intervenute intorno alle 8 di lunedì 2 giugno, la Scientifica è sul posto per i rilievi. Gli investigatori hanno fermato un 48enne cittadino italiano nato in Venezuela che viveva con loro saltuariamente da ottobre. L’uomo era all’aeroporto di Barcellona, come riferisce Repubblica.it

Le discussioni – I due corpi sono stati ritrovati in soggiorno, dove la polizia scientifica ha lavorato per ore perché sulla scena del crimine c’era moltissimo sangue. Sono stati anche trovati diversi coltelli, si cerca di capire se fra questi c’è anche l’arma del delitto.

La ricostruzione – Il duplice omicidio dovrebbe risalire alle prime ore del mattino, poiché sono state udite delle urla intorno alle 6.30. Tra le due vittime e il loro coinquilino, ha appreso l’Ansa, c’erano discussioni a proposito della casa. Secondo quanto hanno riferito alcuni vicini di casa e alcuni parenti, sentiti poi anche dalla squadra mobile della polizia, Gondi e Monaldi, uniti civilmente, stavano ultimando le operazioni per la vendita del loro appartamento con l’obiettivo di trasferirsi in campagna. Il loro inquilino, quindi, avrebbe dovuto lasciare a breve l’abitazione. Attorno a questa questione sarebbero nate delle discussioni.

Il fermato – Gennaro Maffia è stato fermato da polizia e carabinieri all’aeroporto di Barcellona, appena sceso dall’aereo che aveva preso a Bologna. L’ipotesi è che stesse raggiungendo il Venezuela. Al momento si sa solo che i tre convivevano dall’ottobre del 2024, anche se i primi contatti si erano già verificati nel mese di agosto: poi, nel corso della prima parte del 2025, i rapporti tra Maffia e i coniugi si sarebbero deteriorati, tanto da rendere necessario l’intervento delle forze dell’ordine che, in alcune occasioni, sono dovuti entrare nell’abitazione per riportare la calma tra i conviventi. Sulla vicenda è già intervenuto il questore Antonio Sbordone, specificando che non si tratta di un caso di omicidio-suicidio: “Abbiamo un numero di fatti di sangue che è aumentato, ma bisogna dire che tutti questi episodi non sono ascrivibili alla criminalità, sono tutti fatti gravissimi di violenza intrafamiliare o di contesto urbano”.