
Il 18enne è accusato omicidio pluriaggravato e di occultamento di cadavere. Ha colpito la 14enne quando lei, dopo aver rifiutato l'abbraccio, gli ha girato le spalle
Il giudice per le indagini preliminari di Napoli Nord ha convalidato il fermo ed emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Alessio Tucci, il 18enne reo confesso di aver ucciso la 14enne Martina Carbonaro, uccisa a colpi di pietra in un casolare abbandonato di Afragola, non molto lontano dal luogo dove la vittima abitava.
Il 3 giugno è previsto il conferimento dell’incarico al perito della procura che eseguirà l’esame autoptico. Tucci è accusato omicidio pluriaggravato e di occultamento di cadavere. Il giovane l’ha colpita quando lei, dopo aver rifiutato l’abbraccio, gli ha girato le spalle. Secondo le testimonianze l’adolescente aveva interrotto la relazione perché lui nelle settimane precedenti le aveva dato uno schiaffo.
L’indagato per 24 ore non ha detto nulla di quanto avvenuto nel casolare vicino lo stadio di Afragola, ha anche partecipato alle ricerche della sua ex, che aveva ucciso a colpi di pietra. Tornato a casa, ha riferito al termine dell’udienza il suo avvocato Mario Mangazzo, “ha nascosto la maglietta ai genitori e ha chiesto alla madre di lavargli il pantalone, poi è nuovamente uscito. Non ha detto nulla a nessuno, oggi ha raccontato che aveva paura, terrore di dire questa cosa perché naturalmente temeva la reazione della sua famiglia e della famiglia di Martina. Dopo il ritrovamento è stato interrogato e alle 2 di notte ha confessato, e oggi ha reso una dichiarazione ancora più esaustiva”.